Il bonus Irpef 2022 (chiamato anche bonus Renzi) arriva direttamente in busta paga: sai chi ha diritto a ricevere l’aumento? Tutti i dettagli.
Le buste paga dei lavoratori dipendenti dal 1° gennaio 2022 registrano alcuni cambiamenti. La riforma delle aliquote Irpef per quest’anno prevede importanti detrazioni fiscali. È in questo quadro che va ad inserirsi il bonus Irpef 100 euro (o bonus Renzi, come viene chiamato) che andiamo adesso ad approfondire.
Il bonus Irpef di cui si parla per il 2022 è stato inizialmente introdotto da Matteo Renzi nel 2014, divenuto poi strutturale con la Legge di Bilancio dell’anno seguente. Questa misura prevedeva originariamente un contributo di 80 euro per i lavoratori dipendenti (i famosi “80 euro di Renzi”, appunto). La cifra del contributo è poi aumentata arrivando a quella attuale di 100 euro, prevista anche per il 2022. La nuova riforma fiscale approvata nella Legge di Bilancio cambia il sistema delle detrazioni IRPEF, operando una semplificazione: le aliquote passano da 5 a 4.
Il bonus in busta paga è previsto per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15 mila euro. A specifiche condizioni, sarà ancora riconosciuto anche ai titolari di un reddito annuo non superiore a 28 mila euro. Per chi ha un reddito dai 15 ai 28 mila euro si aprono tre scenario: il contributo viene erogato; il contributo non spetta e quindi non viene riconosciuto; in ultima ipotesi il titolare di reddito può riceverlo in misura ridotta se le altre detrazioni fiscali superano l’imposta lorda dovuta.
Per la generalità dei lavoratori dipendenti la situazione prevista nella riforma fiscale è ben differente. Il bonus non ci sarà, ma in busta paga compariranno detrazioni fiscali nuove e più consistenti riconosciute sul reddito di lavoro. L’importo massimo sarà di 3100 euro, i contribuenti con un reddito compreso tre i 25 mila e i 35 mila euro troveranno in busta paga un incremento di 65 euro.
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La Legge di Bilancio prevede che il Bonus Irpef 100 euro continui ad essere riconosciuto se dall’insieme delle nuove aliquote e detrazioni fiscali approvate dal Governo dovesse emergere comunque una situazione penalizzante per il contribuente. Qualora l’importo delle detrazioni fiscali che spettano al contribuente non superi l’imposta lorda dovuta, il trattamento integrativo riconosciuto continuerà ad avere un totale non superiore a 1200 euro. Il calcolo viene effettuato sulla base della differenza tra le detrazioni e il valore IRPEF lordo.
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Le detrazioni IRPEF spettano in misura decrescente all’aumentare del reddito del contribuente. Il tetto di reddito massimo per averne diritto è 50 mila euro. Oltre questa soglia lo sgravio fiscale viene azzerato.
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