Amadeus fa una promessa per il suo terzo Sanremo 2022. Il Festival della Canzone italiana non commetterà lo stesso errore dello scorso anno.
Condurre e dirigere per la terza volta è una grande sfida per Amadeus, che sul palco dell’Ariston questa volta non potrà contare su Fiorello. Il suo compagno di Festival sembra essersi tirato indietro (per ora), ma Ama ha fatto una promessa.
Le canzoni in gara per la prima volta sono state fatte ascoltare in anteprima alla stampa. Per tutti chi altri, bisogna attendere la sera del 1° febbraio, l’esordio del 72° Festival della Canzone italiana al Teatro Ariston. Finalmente tornerà anche il pubblico dopo l’edizione “deserta” dello scorso anno a causa delle stringenti nome anti Covid che hanno tenuto chiusi cinema e teatri. Se non potrà essere un Sanremo della ripartenza, che sia almeno “una via di mezzo”. Amadeus ha scherzato tanto in occasione della giornata degli ascolti per la stampa.
Il direttore artistico ha elogiato le cinque co-conduttrici che lo accompagneranno nel viaggio di febbraio: cinque attrici, per rendere omaggio al mondo del cinema e del teatro e delle serie tv. Ricordiamo che da martedì 1 febbraio fino a sabato 5 il conduttore Rai avrà al suo fianco rispettivamente Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli.
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Sanremo 2022: la promessa di Amadeus e l’errore da non commettere più
Gli ospiti sono ancora un mistero. Per ora sappiamo soltanto di Checco Zalone e Cesare Cremonini, entrambi per la prima volta al Festival. Gli altri nomi sono ancora tutti segretissimi, a partire da Fiorello. “Le porte non sono aperte, ma spalancate” ha detto in riferimento ad una presenza di Fiore decisa anche all’ultimo minuto. E invece il ritorno dei Maneskin? “Speriamo” risponde ancora Ama. Ci sarà un grande effetto sorpresa?
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Il direttore artistico ha fatto una sorta di promessa: questo sarà un Festival attuale. Almeno questo è il suo desiderio, che venga ricordato così Sanremo 2022. “C’è voglia di rinascita, di ballare e di divertirsi” e per questo motivo ha selezionato tra i venticinque brani in gara anche canzoni molto radiofoniche, come ha voluto fare fin dal suo primo Festival.
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Le certezze di questo Festival sono ancora poche, ma tra queste ci sono gli omaggi ai grandi artisti italiani scomparsi quest’anno: Raffaella Carrà e Franco Battiato. Poi Lucio Dalla, a dieci anni dalla morte. Per Milva il tributo potrebbe arrivare da qualcuno dei concorrenti nella serata delle Cover, altrimenti ci penserà la direzione artistica. Non si verificherà più quindi la brutta figura dello scorso anno, quando non ci fu tempo per la commemorazione di Stefano D’Orazio (che con i Pooh vinse Sanremo nel 1990 con ‘Uomini soli’). La mancanza di un suo ricordo, anche breve, scatenò il disappunto della sua band e della sua famiglia.
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