Capodanno, cosa dice la circolare del Viminale per i controlli nelle giornate prefestive e festive. Le disposizioni riguardano in particolare tre ambiti.
L’esplosione della variante omicron in Italia ha portato a nuovi record di positivi dall’inizio della pandemia nel nostro Paese. Oltre 78 mila contagi a fronte di un milione di tamponi sono numeri fuori portata, ma che testimoniano in maniera chiara la situazione italiana. In tutta Europa c’è apprensione, mentre si avvicina la fine dell’anno. Niente feste in piazza, misure più stringenti anche per bar e ristoranti. Gli studi scientifici dimostrano l’importanza della terza dose, mentre per sempre più attività è richiesto il Green Pass rafforzato (la certificazione verde che si ottiene con la vaccinazione o guarigione dal Covid). Bisogna tenere alta la guardia. Il Governo oggi si riunirà, tra le ipotesi sul tavolo ci sono anche quelle di obbligo vaccinale e lockdown per i non vaccinati. L’Italia guarda anche agli altri Paesi europei, valutando quale sarà la scelta migliore per il nostro territorio.
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Controlli a Capodanno: cosa dice la circolare del Viminale
Il Viminale ha diffuso una circolare, inviata ai Prefetti, con le indicazioni per l’intensificazione dei dispositivi di controllo nelle giornate prefestive e festive. La circolare segnala disposizioni in materia di:
- durata e impiego delle certificazioni verdi Covid-19;
- utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
- eventi, feste e discoteche.
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L’esigenza di una mirata intensificazione dei dispositivi di controllo – scrive il Ministero dell’Interno – viene in rilievo anche nelle giornate prefestive e festive che presumibilmente saranno connotate da un’intensa mobilità urbana, specie nelle zone centrali e in quelle comunque contraddistinte da una maggiore concentrazione di locali ed esercizi aperti al pubblico. In breve: i controlli riguarderanno la validità dei Green Pass dove richiesto, l’obbligo di mascherina anche all’aperto e il divieto di eventi e feste sia nei locali che all’aperto.
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