Ogni 26 dicembre si festeggia la ricorrenza di Santo Stefano. Conosci la storia legata alla celebrazione di questo giorno? Scopriamola insieme.
Il 26 dicembre è un giorno segnato di colore rosso sul nostro calendario. Quest’anno la ricorrenza capita di domenica rafforzando maggiormente il significato della celebrazione. Si tratta di una data che rientra nel primo step delle vacanze natalizie del nostro Paese. Segue immediatamente il Natale ed oltre a rappresentare un’altra occasione per stare in famiglia e mangiare in compagnia, si tratta di una ricorrenza legata alla tradizione religiosa.
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Non tutti infatti conoscono la storia legata al Santo che si celebra il 26 dicembre di ogni anno. Scopriamo insieme nel dettaglio chi era Stefano e perché ha una così grande rilevanza nella tradizione religiosa non solo cattolica, ma anche ortodossa (ma è celebrato il 27 dicembre) ed alcune Chiese protestanti.
Santo Stefano: la storia legata alla celebrazione
Stafano ha incarnato la figura del primo dei sette diaconi scelti dalla comunità cristiana affinché aiutassero gli apostoli nel ministero della fede. In tutto il mondo è venerato in qualità di protodiacono e protomartire. Il primo epiteto fa riferimento a quanto spiegato poco prima, il secondo al fatto che fu il primo a dare la vita come testimonianza della fede nei confronti di Cristo. La sua morte, descritta negli Atti degli Apostoli, avvenne attraverso il metodo della lapidazione: la pena applicata a chi commetteva reati gravi quali blasfemia ed adulterio.
L’esecuzione avvenne alla presenza di Paolo di Tarso, colui che in seguito si convertì lungo la via di Damasco diventando successivamente San Paolo. In un discorso di Sant’Agostino fu riferito che dopo il ritrovamento del corpo a Gerusalemme si verificarono dei miracoli nei luoghi di culto frequentati da Stefano.
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