Natale in casa Cupiello è uno dei capolavori di Eduardo De Filippo: scopriamo tutte le curiosità di una delle sue commedie più conosciute.
La penna di Eduardo ha dato vita a personaggi ed opere che hanno scritto la storia del teatro. Una delle sue commedie che ha trovato maggior successo presso il pubblico è certamente Natale in casa Cupiello. Rinfreschiamo velocemente le vicende dell’opera per passare successivamente alle curiosità.
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La storia tratta di un padre, Luca Cupiello, che come ogni anno prepara il suo presepe tra l’indifferenza di sua moglie e di suo figlio. L’aria di festa viene rovinata, non solo dai battibecchi continui tra Tommasino e suo zio Pasqualino, ma soprattutto dalle vicende amorose della figlia Ninuccia. Non andremo oltre nel descrivere la trama: consigliamo la visione integrale dell’opera. Non sai dove poterla guardare? Semplice! Continua a leggere l’articolo e troverai la risposta al tuo dubbio.
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In pochi sanno che la commedia nasce in seguito alla stesura da parte di Eduardo della poesia ‘A vita del 1931. La prima volta che l’opera vide la realizzazione teatrale fu al tetro Kursaal (l’odierno cinema Filangieri di Chiaia) il 21 dicembre 1935. All’epoca si trattava di un solo atto (il secondo per come conosciamo noi oggi la storia). Successivamente Eduardo scelse di aggiungere un secondo atto per trattare le vicende dei giorni precedenti al pranzo, datando l’inizio della narrazione al 23 dicembre. Solo in seguito Eduardo decise di aggiungerne un terzo tra lo scetticismo di Peppino. Si tratta del terzo ed ultimo atto della commedia.
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Tutti abbiamo in mente le immagini della produzione della Rai del 1977, ma in pochi conoscono quella del 1962. In quella edizione c’è un momento molto particolare che vede lo stesso Eduardo protagonista. Si tratta di un prologo nel quale il drammaturgo sale sul palco e rivolgendosi al pubblico spiega il significato dell’opera.
Puoi guardare Natale in casa Cupiello in qualsiasi momento. Ti basterà fare accesso a RaiPlay e digitare nella barra di ricerca il nome della commedia di Eduardo De Filippo. Usciranno ben tre risultati: due riconducibili al drammaturgo napoletano, uno ad Edoardo De Angelis e Sergio Castellitto. Il motivo è semplice: la Rai detiene i diritti delle due edizioni principali di Eduardo De Filippo, quella del ’62 e del ’77. Quella alla quale siamo abituati ad assistere è la più “recente”, ma per chi volesse provare a cogliere le differenze può deliziarsi guardando la pellicola più vecchia.
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