Natale, nuove strette per contrastare il contagio da Covid-19 in piena quinta ondata: il punto della situazione.
Ormai l’Europa è nel pieno della quinta ondata da Covid-19 anche se fortunatamente la situazione in Italia è ancora contenuta. Il rischio è che continui a diffondersi la nuova variante Omicron, di cui si sa ancora poco sulla pericolosità e la penetrabilità dei vaccini. Pare però che questa sia fino a 3 volte più contagiosa della Delta. L’Italia ha però un vantaggio rispetto agli altri Paesi Ue perché la nuova mutazione non si è ancora diffusa e la situazione è ancora sotto controllo. È fondamentale continuare con la somministrazione delle terze dosi di vaccino e far vaccinare soprattutto i bambini per arrestare il più possibile la diffusione del virus mutato.
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Natale, le nuove strette per contrastare il contagio
In Italia il Governo Draghi continua sulla propria linea: mantenere aperte tutte le attività. Purtroppo la curva del contagio sta salendo rapidamente ed è necessario frenare la diffusione del virus e limitare i contatti, soprattutto nei luoghi affollati e rafforzare l’effetto del vaccino con altre misure restrittive. Il premier ha infatti convocato una nuova cabina di regia giovedì 23 dicembre per discutere le nuove misure. Anche le norme sul Green Pass potrebbero cambiare ancora: la durata del certificato verde potrebbe scendere a 7 o addirittura 5 mesi. Si sta parlando in queste ore anche dell’obbligo di tampone ai vaccinati in alcuni casi specifici: nei luoghi dove si creano assembramenti e non è possibile mantenere il distanziamento come feste, discoteche e stadi. Per le discoteche e le feste l’obbligo del tampone potrebbe partire già il 27 dicembre.
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Si sta pensando anche di rendere obbligatorio almeno il green pass base come accade per treni, aerei e mezzi di trasporto pubblico per le entrate nei centri commerciali. L’alternativa potrebbe essere quella di contingentare gli ingressi. Il governo potrebbe anche estendere ulteriormente il vaccino a tutti i lavoratori. Si sta facendo strada anche l’ipotesi avanzata all’Adnkronos Salute da Massimo Galli, direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. I bambini sotto i 5 anni che non sono vaccinati contro il Covid hanno un maggior rischio di diffondere l’infezione anche se il fatto che non vadano a scuola è un elemento favorevole. Secondo Galli si potrebbe pensare anche di prolungare le vacanze natalizie per i piccoli non vaccinati. Sul tavolo c’è anche l’idea di un lockdown solo per i non vaccinati, come accade già in alcuni Paesi. Un’opzione che secondo Galli andrebbe presa in considerazione.
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