Mafia a Potenza, la Dda ha coordinato un’operazione per smantellare una potente organizzazione criminale che operava anche in Campania, Puglia e Calabria
La Direzione distrettuale antimafia di Potenza ha portato a termine l’operazione Lucania Felix contro il clan Martorano – Stefanutti. Si tratta di organizzazioni criminali riconosciuto dalla ‘ndrangheta calabrese e da clan mafiosi siciliani e pugliesi. La Polizia ha arrestato su disposizione del gip di Potenza, Lucio Setola, ben 37 persone. 28 di essi sono stati condotti in carcere e nove ai domiciliari.
Tra gli indagati anche un sindacalista, Rocco Della Luna, immediatamente sospeso dalla Uiltucs. Complessivamente sono oltre 60 le persone sotto indagine. Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso “soddisfazione per l’ennesimo duro colpo inferto dallo Stato alla criminalità organizzata”. Inoltre, le grandi organizzazioni criminali di Campania, Puglia e Calabria, per molti anni hanno circondato la Basilicata, diventata sede di affari e considerata “un isola felice“.
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Mafia a Potenza, le parole del Presidente della Regione
Il Presidente della Regione, Vito Bardi ha affermato che questa operazione rappresenta la testimonianza che in Basilicata lo Stato è presente. Mentre per il Sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, è sempre più urgente la creazione di una specifica sezione della Dda in Basilicata. Oltre agli arresti, le Forze dell’ordine hanno notificato un divieto di dimora nella provincia di Potenza e hanno eseguito sette perquisizioni domiciliari e personali.
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L’inchiesta ha consentito di portare alla luce ben 15 anni di attività criminosa, che ha permesso al clan guidato da Renato Martorano e Dorino Stefanutti di avere contatti stretti con diverse organizzazioni criminali. Tra di esse ci sono le cosche calabresi dei Pesce-Bellocco e Grande Aracri, il clan catanese dei Santapaola e gli altri gruppi criminali pugliesi e lucani, come i Di Muro-Delli Gatti di Melfi (Potenza) e gli Scarcia-Mitidieri di Policoro (Matera).