Colpo di scena nella lotta alla Camorra con il pentimento Walter Schiavone. Inizia a collaborare con la giustizia il figlio del boss ‘Sandokan’.
Questa mattina si è pentito Walter Schiavone, il secondo dell’omonimo clan della Camorra. Il pentimento è avvenuto dopo quello del fratello Nicola. Inoltre il secondo genito del capoclan Francesco “Sandokan” avrebbe anche già reso due interrogatori alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. A far emergere la notizia ci avrebbe pensato il Tribunale di Napoli nella giornati di ieri.
Il tutto riguarderebbe un’operazione utile per fare chiarezza sulla distribuzione di prodotti caseari nel Casertano. Inoltre l’inchiesta aveva portato anche all’arresto di cinque persone nel giugno scorso. Tra le ipotesi di reato troviamo: associazione camorristica, intestazione fittizia di quote societarie, detenzione, porto di armi da sparo e da guerra in luogo pubblico, concorrenza illecita ed estorsione, con l’aggravante della finalità mafiosa.
POTREBBE INTERESSARTI >>> Napoli, seminavano terrore in supermercati e farmacie: due arresti
Camorra, si pente Walter Schiavone: inchiesta sulla distribuzione di prodotti caseari
In queste settimane le forze dell’ordine stanno indagando sul mondo dei prodotti caseari compresa la mozzarella di bufala. Infatti per gli inquirenti la distribuzione di questi prodotti era finita in mano ai Casalesi. Durante l’operazione erano finiti in manette non solo Walter Schiavone, ma ancheAntonio Bianco e Armando Diana. Mentre invece finì ai domiciliari Nicola Baldascino, mentre fu imposto l’obbligo di dimora per Davide Natale. Tutti erano ritenuti vicini l cartello camorristico dei casalesi.
POTREBBE INTERESSARTI >>> Campania, scuole elementari e medie in Dad dall’8 dicembre: la proposta
Inoltre il secondogenito di Sandokan era finito nel programma di protezione testimoni nel 2018, dopo il pentimento del fratello Nicola. Mentre invece il capoclan è ergastolano dall’11 luglio 1998. Nei primi processi Walter aveva ammesso di aver fatto parte del clan negli anni 2013 e 2014. Ma secondo i magistrati della Direzione Investigativa Antimafia, il figlio di Sandokan aveva assunto il comando del gruppo camorristico già dal 2010. Dopo il pentimento di Nicola, quindi, arriva anche quello di Walter Schiavone.