Il campione del mondo ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, Simone Barlaam, è affetto da ipoplasia congenita: tutto su di lui
Quest’oggi sarà ospite di Verissimo il nuotatore Simone Barlaam, medaglia d’oro di nuoto ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Nato a Milano il 12 luglio del 2000, ha iniziato la sua carriera sportiva nel 2014 con i Campionati Italiani di Paratriatlon FITRI di Riccione, nella categoria PT2, dove ottenne un bronzo. Ad oggi può vantare di essere otto volte campione europeo, primatista mondiale nei 50 e 100 stile libero, nei 50 delfino e nei 50 e 100 dorso.
Il ragazzo è fidanzato con Alice Tai, promessa della nazionale inglese di nuoto paralimpico. Il padre di Simone, Riccardo, è il corrispondente a New York per Il Sole 24 Ore che qualche tempo fa ha dedicato anche una commovente lettera al figlio tramite cittanuova.it.
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Qual è la disabilità di Simone Barlaam
Simone Barlaam è nato con un’ipoplasia congenita del femore destro che però si è aggravata quando era ancora un feto. Questo perché nella pancia della madre era nella posizione podalica ed i medici, per evitare il parto cesareo, gli hanno causato la frattura del femore con una manovra di rivolgimento.
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In tenera età Simone ha dovuto far fronte a 12 interventi chirurgici, di cui il primo quando aveva solo tre giorni. Quando aveva 5 anni, invece, ha contratto una osteomielite nel corso di un’operazione per allungare l’arto. Da giovane si è trasferito in Francia dove è arrivato ad assumere fino a 12 farmaci al giorno. Si è avvicinato al nuoto essendo l’unico sport praticabile senza rischiare di subire altre fratture.
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