Cos’è il virus sinciziale, scopriamo di cosa si tratta e perché può essere fatale: tutto quello che c’è da sapere in merito all’infezione.
L’infezione da virus respiratorio sinciziale (Vrs) causa infezioni dell’apparato respiratorio superiore e talvolta di quello inferiore. Questo virus respiratorio colpisce con infezioni respiratorie principalmente i bambini piccoli. I sintomi tipici includono naso che cola, febbre, tosse e respiro sibilante e, se l’infezione è grave, può portare a distress respiratorio. Quasi tutti i bambini contraggono l’infezione nei primi 4 anni di vita e molti nel primo anno. L’infezione non rende completamente immuni, pertanto la reinfezione è comune, anche se in genere è meno grave. I focolai avvengono generalmente nei mesi invernali e all’inizio della primavera. Il virus sinciziale è salito alla ribalta delle cronache per alcuni casi che purtroppo si sono rivelati mortali nei bambini.
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Virus sinciziale, cos’è e di cosa si tratta
Il virus sinciziale attacca il sistema respiratorio e, in un fisico ancora in formazione come quello di un bambino, può provocare gravi danni. La malattia ha portato alla morte di un neonato di 5 mesi a Castellammare di Stabia, altro caso mortale è accaduto a La Spezia, dove un bambino dopo aver manifestato una tosse molto forte e persistente. Lo stesso ha colpito la figlia di Fedez e Chiara Ferragni, anche lei è stata portata in ospedale. In un momento i bambini manifestano un semplice raffreddore ma nella fase successiva può comparire il respiro sibilante e causare tosse persistente. L’infezione può trasformarsi anche in una malattia più seria e colpire le parti più piccole dei polmoni: in tal caso il bambino deve essere portato in ospedale.
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Non ci sono farmaci specifici né un vaccino per questo virus. In ospedale, i medici possono solo intervenire con ossigeno supplementare e somministrando liquidi per prevenire la disidratazione. Possono essere somministrati anche farmaci broncodilatatori e, nei casi più gravi, farmaci antivirali. Esistono anche dei farmaci monoclonali che vengono somministrati preventivamente a bambini fragili, grazie a questi è possibile attenuare la malattia se viene contratta.