I Carabinieri hanno scoperto i furbetti del reddito di cittadinanza. Possedevano Ferrari e Barche: truffa da 20 milioni di euro in 5 regioni.
Chi con la Ferrari, chi con la Barca, ma stamattina per tutti loro è arrivato l’intervento dei Carabinieri. Infatti le forze dell’ordine hanno scoperto i furbetti del reddito di cittadinanza. Infatti i responsabili hanno truffato lo stadio per ben 20 milioni di euro. Ad operare sull’indagine ci hanno pensato i militari del comando Tutela del Lavoro tra il primo maggio e il 17 ottobre. Infatti le forze dell’ordine hanno scoperto 5mila irregolarità tra Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata.
Ben 1338 delle persone coinvolte erano già note alle forze dell’ordine. Tra le regioni più coinvolte troviamo proprio la Campania con una truffa allo stato che ammonta a 5 milioni di euro. A lavorare sul caso ci hanno pensato i Carabinieri del Comando provinciale e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Napoli che, con l’Inps, hanno passato al setaccio un imponente numero di istanze di reddito di cittadinanza. Così i militari hanno scoperto 2.441 posizioni irregolari. Andiamo quindi a vedere l’operazione nel dettaglio.
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Solamente i carabinieri del Comando per la Tutela del Lavoro di Napoli hanno scoperto 2.441 posizioni irregolari, tutte subito revocate. Molte di queste richieste erano intitolate a camorristi e a loro parenti, a parcheggiatori abusivi, rapinatori, truffatori e lavoratori in nero. Tra questi un uomo di 46 anni si è spacciato per cittadino bulgaro per intascare il benificio. I denunciati in totale sono 716: 422 di questi con precedenti penali e 64 per associazione mafiosa. Il danno erariale ha raggiunto un totale di 5.127.765,71 euro.
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Tra i responsabili ci sono diversi tipi di cittadini: dal venditore ambulante di calzini al rapinatore, dal garzone del bar al familiare del camorrista, fino ad arrivare ai camorristi stessi. Tra i profili criminali spuntano truffatori di anziani, scippatori, pusher, contrabbandieri di sigarette e lavoratori in nero. Inoltre tra i criminali rintracciati durante l’operazione spuntano anche cinque esponenti legati al clan camorristico degli Amato-Pagano, gli scissionisti di Secondigliano. Dieci invece sono legati ai Grimaldi/Vanella Grassi. Infine ci sarebbero anche familiari legati alle famiglie camorristiche dei clan Nuvoletta, Orlando, Polverino, Amato-Pagano e De Rosa-Pianese.
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