Il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani e molto spesso ci aiuta ad affrontare delle giornate davvero interminabili. Tuttavia il consumo eccessivo può essere davvero dannoso
Sorseggiare un buon caffè durante lunghe giornate è un’abitudine irrinunciabile per molti italiani. Questa bevanda infatti non solo ci dà la carica giusta ma ci delizia col suo sapore e l’aroma intenso. Fino al diciannovesimo secolo non si conosceva con certezza il luogo di origine della della pianta. Si ipotizzava l’Etiopia, la Persia e lo Yemen. Pellegrino Artusi, nel suo celebre manuale, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, afferma che il miglior caffè sia quello di Mokha, città nello Yemen. Questo dovrebbe dunque aiutarci ad individuare il luogo d’origine.
Esistono molte leggende sull’origine della nota bevanda. La più conosciuta narra di un pastore chiamato Kaldi che portava a pascolare le capre in Etiopia. Un giorno queste videro una pianta di caffè e iniziarono a mangiarne le bacche. Nella notte, le capre, invece di dormire, si misero a vagabondare con energia e vivacità. Il pastore, perciò, intuendo le proprietà della pianta, ne abbrustolì i semi, li macinò e ottenne il famosissimo infuso.
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Il caffè consumato con moderazione può garantire molteplici benefici per la salute. Ad esempio, secondo alcuni studi, bere tre caffè al giorno riduce il rischio di malattie al fegato e quello del cancro al colon-retto. Mentre uno studio pubblicato sul Journal of Functional Foods ha stabilito che la bevanda è, a tutti gli effetti, un agente “anti-obesità”. Tuttavia un consumo esagerato di caffè potrebbe essere davvero dannoso. Prima di tutto, come sottolinea anche l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA ), la dose giornaliera di un adulto consigliata è di cinque tazzine al giorno, per un totale di 400 milligrammi di caffeina.
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Un consumo eccessivo può manifestarsi con diversi sintomi: agitazione, insonnia, nervosismo, nausea, tachicardia, mal di testa, mal di stomaco, minzione frequente, incapacità di controllare la minzione e tremori muscolari. Inoltre la bevanda può causare problemi soprattutto in gravidanza. In base l’indagine dello studioso, Jack James, professore dell’Università di Reykjavik, consumare caffeina durante la gravidanza aumenterebbe il rischio di morte e basso peso alla nascita, aborto spontaneo e leucemia acuta infantile. Infine anche consumare l’infuso a stomaco vuoto può avere effetti negativi. Può infatti agevolare il rischio di bruciore di stomaco, nausea, reflusso gastroesofageo, gastriti e persino ulcere.
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