Pozzuoli, paura al pronto soccorso: aggressione ad una guardia giurata

Paura al pronto soccorso dell’ospedale di Pozzuoli. Una guardia giurata è stata aggredita con una testata: scena di violenza nel nosocomio.

Pozzuoli
Episodio di violenza nel nosocomio puteolano (via Facebook)

Caos al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie. Infatti nella giornata di ieri una guardia giurata era intervenuta per sedare gli animi. Purtroppo in seguito all’intervento, la guardia è stata colpita con una testata in pieno volto.

A denunciare l’ennesimo episodio di violenza ci ha pensato il dottor Manuel Ruggiero. Il presidente dell’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ ha riportato la sua testimonianza sulla sua pagina Facebook. Andiamo a vedere la ricostruzione del dottor Ruggero in seguito all’aggressione.

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Pozzuoli, aggressione ad una guardia giurata: la denuncia

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Un pronto soccorso di un nosocomio partenopeo (immagini di repertorio)

Il dottor Manuel Ruggiero ha raccontato quanto accaduto all’interno dell’ospedale. Il presidente dell’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’ scrive: “Sabato intorno alle 14 accede in pronto soccorso una donna accompagnata da un uomo, codice verde, dopo una breve attesa la donna incomincia ad aggredire verbalmente tutto il personale presente con epiteti vari“. Per Ruggiero il motivo del nervosismo della donna è dovuta dai tempi di attesa.

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Il presidente ha poi raccontato: “L’unica guardia giurata presente interviene per sedare gli animi, ma la signora chiede rinforzi all’accompagnatore che di tutta risposta sferra una testata in pieno volto al vigilante“. In seguito all’aggressione la guardia giurata ha riportato un trauma facciale con avulsione dentaria causata dall’impatto. Dopo la denuncia il dottore ha chiesto che si faccia chiarezza sulla vicenda. Infatti all’interno del pronto soccorso sono presenti delle telecamere a circuito chiuso.

Infine il presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate ha chiesto di potenziare il numero di guardie giurate nel Pronto soccorso visto che una sola non basta a fronteggiare l’utenza quotidiana specialmente quando è facinorosa, come spesso accade in questo periodo storico.

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