Whirlpool, licenziamenti confermati per i 340 operai di Napoli

La Whirlpool ha confermato i licenziamenti per i 340 operai dello stabilimento di Napoli: dal 22 ottobre partiranno le lettere ai dipendenti.

Whirlpool
Le proteste dei lavoratori della multinazionale (Getty Images)

Arrivano brutte notizie per gli operai della Whirlpool di Napoli, con la multinazionale che ha confermato la chiusura della procedura di licenziamento collettivo di 340 operai dello stabilimento partenopeo. Infatti intorno alle due di notte l’azienda ha rilasciato una nota in seguito all’incontro con i sindacati. Inoltre le lettere di licenziamento partiranno dal prossimo 22 ottobre.

Nel comunicato rilasciato dalla multinazionale vengono confermati gli incentivi all’esodo nella misura di 85mila euro o il trasferimento di tutti i lavoratori presso l’unità di produzione di Cassinetta di Briadronno in provincia di Varese. Inoltre ci sarebbe anche la possibilità di proseguire la trattativa per il trasferimento di asset. Andiamo quindi a vedere la nota che ha rilasciato l’azienda di elettrodomestici.

POTREBBE INTERESSARTI >>> De Luca: “Nessun passo indietro sul Green Pass, c’è un primo obiettivo”

Whirlpool conferma i licenziamenti per 340 operai: il comunicato

Whirlpool
Lo stabilimento dell’azienda nel napoletano (via web)

Questa notte l’azienda di elettrodomestici bianchi ha rilasciato una nota in cui afferma: “Whirlpool ha partecipato ieri all’ultima riunione relativa alla fase finale della procedura di licenziamento collettivo relativa al sito di Napoli, avviata il 15 luglio e successivamente prorogata il 28 settembre fino al 15 ottobre d’intesa con il Governo e sindacati“. Inoltre la società ha comunicato pur riconoscendo gli sforzi profusi dal Governo e dalla Regione per trovare soluzioni idonee al momento i progetti presentati non sono ancora compatibili per le esigenze.

POTREBBE INTERESSARTI >>> Secondigliano, blitz al clan Marino: indagata la moglie di Tony Colombo

In queste ore il consorzio sta cercando di trovare una soluzione per non chiudere l’insediamento produttivo di via Argine. Infatti si era chiesta una proroga fino al 15 dicembre ma la multinazionale ha detto ‘No’. L’ipotesi più accreditata al momento è quella di realizzare un hub di mobilità sostenibile. A tale opzione ci sta lavorando un consorzio di 7 aziende individuate da Invitalia. Inoltre il progetto non dovrebbe partire prima del prossimo 15 dicembre. Intanto le lettere di licenziamento saranno congelate fino al 22 ottobre.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie