Nuova scoperta agli Scavi di Ercolano: ritrovato lo scheletro di un uomo, l’ultimo fuggiasco dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Una nuova sensazionale scoperta arriva da Ercolano, a venticinque anni dagli ultimi scavi condotti. Lo scheletro parzialmente mutilato di uomo che la valanga di fuoco e gas sputata dal Vesuvio in eruzione ha fermato a un passo dal mare e dal miraggio della salvezza – documenta l’ANSA. Questa scoperta potrà farci conoscere qualcosa di più sugli ultimi concitati momenti di vita della città che fu seppellita dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
La scoperta è avvenuta nella zona dell’antica spiaggia. La campagna di scavi lì condotta negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso riportò alla luce i resti di 300 fuggiaschi che cercarono riparo in piccoli magazzini in attesa di essere portati in salvo dalla flotta di Plinio il Vecchio.
LEGGI ANCHE –> Pompei, il Teatro Grande riapre al pubblico: la sua storia è davvero unica
Chi era l’uomo ritrovato? Lo scheletro appartiene ad un maschio di età matura, tra i 40 e i 45 anni al momento della morte. I resti sono stati ritrovati alla base dell’altissimo muro di pietra lavica che oggi chiude l’antico fronte a mare. La posizione era riversa con la testa all’indietro in direzione del mare, intorno a sé pesanti legni carbonizzati. La trave di un tetto – ritrovata nel luogo della scoperta – potrebbe aver sfondato la testa dell’uomo al momento del crollo. Le ossa sono di un colore rosso acceso a causa dell’impronta lasciata dal sangue della vittima, spiega l’archeologo. Questo processo di combustione è particolarissimo e provocato nella cittadina romana dalla corrente di magma, cenere e gas arrivata dal Vesuvio.
Siamo anche su Telegram: seguici per tutte le novità!
Le ipotesi sulla sua identità seguono due strade: potrebbe essersi trattato di un soccorritore (negli anni ’80 un ufficiale di Plinio fu rinvenuto sulla spiaggia, a una ventina di metri di distanza da questo punto); oppure uno dei fuggiaschi. In fuga dall’infermo di lava eruttata dal Vesuvio sperava di raggiungere il mare per imbarcarsi o forse fu l’ultimo e più sfortunato di un gruppo che era riuscito a prendere il largo. O ancora: poteva essere di vedetta in attesa delle navi di soccorso, le quadriremi che però furono costrette a rinunciare all’approdo a causa del peggiorare della situazione. Quest’ultima notizia ci viene tramandata da Plinio il Giovane, nipote del grande ammiraglio e studioso che morì nell’eruzione e che allestì i soccorsi.
Quando si tratta di assicurazione auto, la sicurezza non è mai troppa, tanto che alla…
Guarda attentamente questa immagine, quanti cani vedi? Questo test ti aprirà la mente e ti…
Tutti quotidianamente utilizzano un buon numero di batterie, da quelle al litio che si trovano…
L'operatore Tim offre una nuova ed imperdibile promozione della durata di tre mesi, tutto quello…
Nuovi importi e tempistiche diverse nel 2023 in merito all'assegno unico per i figli, tutto…
I conchiglioni ripieni al forno sono molto semplici da preparare, con il loro invitante aspetto…