Tutti coloro che risultano proprietari di un’autovettura con assicurazioni hanno l’obbligo di pagamento del bollo auto: ecco quattro stratagemmi per non pagare
Il bollo auto, spesso conosciuta anche come il “calcolo della tassa regionale automobilistica” è un tributo regionale il cui pagamento è dovuto da tutti i possessori di un’auto indicati dal Pubblico Registro Automobilistico. Il versamento del bollo spetta dunque annualmente a chi risulta proprietario di una o più vetture provvisti di assicurazione, a prescindere perciò dal fatto che l’automobile circoli o meno.
L’importo da pagare varia dalla potenza della vettura in kW oppure in cavalli e dal suo impatto ambientale. Ogni regione italiana possiede dei parametri di riferimento, perciò il costo del tributo da versare può cambiare da anno in anno e da una regione all’altra.
Consultando il sito dell’Aci o dell’Agenzia dell’Entrata potremo controllare quanto dovremmo pagare ed entro quale data. Il pagamento del bollo auto può essere effettuato presso un ufficio postale, l’ACI, un’agenzia di pratiche automobilistiche, le tabaccherie Lottomatica e in alcune regioni anche online.
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Bollo auto, i segreti per non pagare: scopriamoli insieme
Ci sono alcuni stratagemmi legali nati da sentenze giunte della Cassazione che ci permettono di non pagare tale tributo e avvalersi dei solleciti. É necessario però accertarsi che tutto coincida a quanto descritto. Dunque nessuna responsabilità in tal senso poiché si tratta di stratagemmi che arrivano direttamente dalla Cassazione. Per prima cosa non tutti sanno che l’utente dovrà ricevere un avviso di pagamento dall’Ente preposto. L’atto dovrà essere inviato entro il 31 dicembre del terzo anno a partire da quello in cui la tassa è risultata insoluta. Tuttavia la data della spedizione dell’avviso che conta è quella che si trova sul timbro postale.
Ancora il bollo auto ha un termine di prescrizione pari a 3 anni. Dunque dopo il terzo anno la richiesta di pagamento si prescrive.
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Inoltre la legge impone, in base ad un principio di trasparenza amministrativa che l’importo totale del bollo auto e gli interessi vengano espressi in una unica voce. Se così non fosse allora potremmo non pagarlo. L’Ente di Riscossione infatti deve distinguere le due voci, tra interessi e costo della tassa, ma anche per annualità.
Infine se l’utente non ha prima ricevuto l’atto prodromico, ossia l’avviso dell’Ente che doveva riscuotere il bollo auto, il contribuente avrà tutto il diritto di fare ricorso per omessa notifica dell’atto.
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