Il Governo ha approvato la bozza per la riforma fiscale 2021. L’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale: tutte le novità
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza della delega per la Riforma fiscale. Il testo è composto da 10 articoli e ha come obiettivo principale contrastare l’evasione ed elusione fiscale. Sono attese dunque misure per la riduzione delle micro tasse e la semplificazione del sistema di tassazione. Tra i vari punti, il provvedimento vuole mettere in atto una vera e propria riforma fiscale. Il Governo verrà dunque delegato ad adottare una serie di misure volte alla modernizzazione e mappatura degli immobili non censiti e quelli abusivi. Inoltre verrà assegnato ad ogni immobile un valore patrimoniale e una rendita che verranno adeguate periodicamente all’andamento del mercato immobiliare.
La delega prevede anche una rivoluzione dell’IVA mediante la diminuzione del numero delle aliquote e alla distribuzione delle basi imponibili tra le stesse. Altre novità riguardano invece la tassazione indiretta sulla produzione e sui consumi dei prodotti energetici e dell’energia elettrica. Il sistema infatti subirà dei cambiamenti allo scopo di contribuire alla riduzione progressiva delle emissioni di gas climalteranti, incentivando l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ed ecocompatibili.
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Riforma fiscale 2021, dal superamento dell’Irap alla revisione dell’Ires
Il Ministro dell’Economia ha confermato che tra le altre novità si prevede l’abolizione dell’addizionale IRPEF comunale e regionale, che potrebbe essere sostituita da una sovraimposta. Un altro degli obiettivi della riforma però è anche quello di ridurre il carico fiscale per le imprese e di tagliare le tasse che gravano sulla classe media, riducendo di almeno un punto l’aliquota del 38%.
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Attesi cambiamenti anche sul fronte IRAP, con due possibili scenari: superamento graduale e l’abolizione dell’IRAP, da attuare mediante l’assorbimento nell’IRES o il reperimento di risorse di copertura.
Inoltre altro obiettivo è la revisione dell’IRES, attualmente al 24%. Infine, sono attesi cambiamenti anche per quanto riguarda l’assetto dell’Agenzia delle Entrate, ora divisa in due enti. Tornerà infatti a essere unica.