Nel carcere di Avellino un agente è rimasto vittima di un’aggressione. L’Osapp commenta l’evento con un duro comunicato.
Un altro episodio di violenza nelle carceri italiane ai danni di un poliziotto. Questa volta è accaduto ad Avellino, dove un uomo è stato colpito da due uomini con diversi colpi al volto. L’azione si è svolta nel giro di pochi minuti, lo scorso sabato.
Per questo l’Osapp definisce come fallimentare il sistema della gestione delle carceri in Campania. “Una vera e propria spedizione punitiva con pestaggio nei confronti di un assistente capo coordinatore in servizio al Reparto Penale” precisa Luigi Castaldo, vice direttore dell’Osapp in Campania.
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Avellino, le proteste del sindacato
Castaldo chiede una soluzione: “Un cambio di rotta è necessario nella politica penitenziaria. I poliziotti, ormai, sono lasciati soli e allo sbaraglio. I colleghi operano in grosse difficoltà, con sistemi di videosorveglianza obsoleti e molte volte fuori uso. Dalla dinamica dei fatti emerge che l’aggressione è scaturita da una vendetta da parte del detenuto. Pochi giorni prima, infatti, aveva subito il sequestro di un cellulare ed era stato denunciato“.
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“Il collega vittima dell’aggressione è stato ricoverato all’Ospedale civile per le cure del caso e a lui va tutta la solidarietà e la vicinanza dell’Osapp” prosegue Castaldo. “Nella Casa Circondariale di Avellino, come già denunciato in varie occasioni anche dal segretario generale Leo Beneduci e dall’Osapp in più occasioni, il sistema è al collasso. I detenuti la fanno da padrone, grazie ad una indiscriminata ed indisciplinata apertura trattamentale del tutto discutibile, compreso il regime aperto per i Reparti Alta Sicurezza. Basta dire che i detenuti responsabili della spedizione punitiva hanno fatto regolare rientro nelle loro camere di pernottamento, anziché finire in isolamento. Questo anche a tutela della fase istruttoria che verrà disposta dall’Autorità Giudiziaria Competente” conclude il sindacalista.
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