A settembre il reddito di cittadinanza è erogato in anticipo, ma l’importo è ridotto. Perché la cifra è inferiore al solito.
L’INPS ha proceduto al pagamento del reddito di cittadinanza di settembre in anticipo rispetto alla data ordinaria del 27, inoltre l’importo risulta ridotto. Questo cambiamento ha infiammato gli animi dei beneficiari. In realtà la causa è dovuta dall’introduzione dell’assegno unico per i figli. Infatti tale aiuto potrebbe ridurre l’importo del reddito di cittadinanza ma solo inizialmente. Il pagamento dunque verrà poi erogato, come ha dichiarato l’INPS, in una seconda imminente ricarica.
L’introduzione dell’assegno unico per i figli temporaneo viene garantito, in automatico e senza domanda. Inoltre tra i beneficiari vi sono anche le famiglie con minori a carico, anche se già beneficiari del RDC. Tale sussidio è in vigore dal 1° luglio al 31° agosto. Per tutti gli altri che rientrano nei requisiti per ottenere l’assegno unico, lo stesso viene riconosciuto soltanto dopo aver presentato domanda all’INPS. La richiesta va inoltrata entro il 30 settembre, in tal modo si riceveranno anche gli arretrati di luglio e agosto.
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Reddito di cittadinanza, quando arriva la seconda ricarica
Dunque come ha annunciato l‘INPS per i percettori del reddito di cittadinanza che ricevono l’assegno unico in automatico, la ricarica è doppia. “La direzione competente ci ha informato che il pagamento dell’assegno temporaneo arriverà qualche giorno dopo la ricarica quindi con due pagamenti divisi e la somma sarà interamente prelevabile entro il mese“.
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Perciò chi ha ottenuto il sussidio di settembre in anticipo e ha diritto all’assegno unico, riceverà una seconda ricarica intorno al 27 settembre con annessi arretrati di luglio e di agosto. La quota di reddito di cittadinanza sottratta corrispondente a ciascun figlio è di 100 euro, per il quarto figlio 50 euro, infine zero euro per il quinto.
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