Poggiomarino, incendiati rifiuti nel parco naturalistico: due denunce

I carabinieri intervengono a Poggiomarino a causa di rifiuti industriali incendiati nel parco naturalistico: denunciati due braccianti.

Poggiomarino
Incendiati rifiuti nel parco naturalistico (Via Carabinieri di Napoli)

Questa mattina i Carabinieri hanno denunciato a Poggiomarino due braccianti per l’incendio di rifiuti all’interno del parco naturalistico e archeologico della Longola, in provincia di Napoli. Secondo le prime notizie riportate dalle forze dell’ordine l’area dello sversamento è di circa 1.500 metri quadrati e verrà sottoposta sotto sequestro. I militari analizzeranno l’area in questione per capire come i roghi abbiano impattato sull’ambiente.

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Stando alle prime indagini i due braccianti agricoli buttavano e incendiavano dei rifiuti nella zona del parco naturalistico e archeologico della Longola. Inoltre i carabinieri hanno sorpreso la coppia durante un servizio di pattugliamento del territorio. Perlustrando la zona, i militari hanno potuto notare che c’era un rogo in corso. I due braccianti stavano smistando dei rifiuti composti da residui di lavorazione tessile e vari arbusti.

Poggiomarino, due braccianti sorpresi ad incendiare rifiuti industriali: l’intervento dei Carabinieri

Incendio Barra
Incendio in corso (immagine di repertorio)

I carabinieri della stazione locale hanno verbalizzato l’operazione svolta a Poggiomarino. Infatti stando a quanto riportato, l’incendio avrebbe interessato un’area di circa 1.500 metri quadrati. Dopo aver sequestrato il teatro dell’incendio, i militari svolgeranno degli accertamenti sul tipo di rifiuti sversati e sull’impatto ambientale, causato sia dalla presenza degli scarti sia dalla combustione.

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Inoltre è in corso un’indagine per scoprire anche la provenienza di tali rifiuti. Con molta probabilità, infatti, i rifiuti in questione provengono dagli opifici presenti nelle vicinanze. Secondo i militari dell’arma, i due braccianti agricoli erano stati incaricati di liberarsi dei rifiuti pericolosi, scegliendo come zona per lo scarico proprio il parco naturalistico ed archeolgico. Infatti tale parco non è nè troppo vicino nè troppo lontano dal centro abitato. Fortunatamente i carabinieri sono riusciti a sorprendere i due, denunciandoli a piede libero.

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