Bonus IRPEF, 1880 euro in busta paga: a chi spetta

Ad agosto è previsto il Bonus IRPEF per i lavoratori dipendenti e autonomi. La cifra massima è di 1880 euro. A chi spetta e come ottenerlo.

In arrivo buste paga più pesanti grazie al Bonus IRPEF, previsto dal decreto Cura Italia introdotto a luglio 2020. Il rimborso delle detrazioni ai fini di imposta sul reddito delle persone fisiche spetterà a tutti i lavoratori dipendenti e autonomi e, per legge, non potrà essere inferiore a 690 euro. La cifra massima prevista è di 1880 euro. Il Bonus IRPEF, anche conosciuto come bonus Draghi andrà direttamente nella busta paga di agosto. La somma che verrà erogata dipenderà dal reddito percepito, dal tipo di contratto di lavoro e dal numeri di giorni lavorativi effettuati. Potranno beneficiarne i lavoratori dipendenti e i disoccupati percettori di NASpi che hanno subito la perdita del proprio lavoro per ragioni non legate alla propria volontà.

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Bonus IRPEF: i dettagli

La cifra del bonus decresce all’aumentare del reddito complessivo del lavoratore fino ad azzerarsi per coloro che superano la soglia dei 55mila euro annui. La cifra massima di detrazione è di 1880 euro e spetta ai lavoratori dipendenti il cui reddito complessivo non supera gli 8mila euro. Per i lavoratori con contratto a tempo determinato che non superano la soglia degli 8mila euro, la soglia minima di detrazione è di 1380 euro. I lavoratori che percepiscono un reddito tra gli 8mila e i 28mila euro potranno beneficiare di una detrazione di 978 euro. Per i lavoratori dipendenti, sarà lo stesso datore di lavoro a dare le detrazioni direttamente in busta paga.

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Non potranno beneficiare del bonus in busta paga coloro che sono possessori di partita IVA, hanno redditi d’impresa o professionali, tfr, NAspl anticipata.Per i lavoratori autonomi, invece, ha inizio il cosiddetto anno bianco. È previsto l’esonero dei contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro. L’anno bianco è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 per sostenere i lavoratori autonomi iscritti all’INPS o ad altre casse private, danneggiati dalla pandemia.