Covid, l’Organizzazione mondiale della sanità ipotizza una possibile fuga del virus dal laboratorio di Wuhan: l’indagine.
L’Organizzazione mondiale della sanità ipotizza una possibile fuga del virus da un laboratorio di Wuhan. Sollecita dunque a condividere i dati relativi ai primi casi accertati dai singoli Paesi, compresa la Cina. “Consentire il riesame dei campioni ci farà andare avanti nello studio delle origini della pandemia in modo rapido ed efficiente“, ha sostenuto l’Oms. L’istituzione ha esposto i prossimi studi da effettuare dai singoli Stati membri.
L’Oms esorta tutti i governi a cooperare per velocizzare gli studi sulla provenienza del virus. Necessario è lavorare insieme per sviluppare un piano di emergenza per le future varianti. Le indagini sulle origini del coronavirus non hanno lo scopo di attribuire eventuali colpe o puntare il dito. Lo studio sulla provenienza e l’inizio della malattia serve a stabilire le origini di tutti i futuri eventi di passaggio di un virus da animale a uomo.
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Covid, le indagini dell’Organizzazione mondiale della sanità
Innanzitutto, secondo l’Agenda dell’Oms, bisogna partire con un riesame dei dati grezzi dei primi casi certificati e dei sospetti casi precoci del 2019. A tal proposito, l’Oms ha encomiato e portato ad esempio l’Italia. “La condivisione dei dati grezzi riflette al meglio la solidarietà scientifica e non è diverso da ciò che chiediamo a tutti i Paesi, inclusa la Cina, per far avanzare rapidamente gli studi sulle origini del virus“, ha dichiarato l’agenzia delle Nazioni Unite.
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Dunque un dipendente del laboratorio di Wuhan potrebbe essere il paziente zero che lavorava a stretto contatto con i pipistrelli. A sostenerlo è Peter Ben Embarek, capo delle investigazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità sull’origine del Sars-Cov-2. Lo scienziato ha spiegato che i ricercatori cinesi, durante le investigazioni, avevano duramente sollecitato affinché venisse bandita l’ipotesi di una fuga del virus da un loro laboratorio.
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