A Ischia i sommozzatori della Guardia Costiera hanno rimosso due “reti fantasma”. Veri e propri killer della fauna marina.
Nell’ambito della campagna “reti fantasma 2021” sono state ritrovate a Ischia due grandi “reti fantasma”. Si trovavano su un fondale roccioso nell’area marina protetta “Regno di Nettuno” a 35 metri di profondità. I sommozzatori della Guardia Costiera hanno rimosso dal fondale le reti che avevano un peso complessivo di 300 kg e una lunghezza totale di 150 metri. Il “Regno di Nettuno” è un’area marina protetta istituita in data 27 dicembre 2007 con decreto del Ministero dell’Ambiente e si estende intorno alle Isole del golfo, Ischia, Procida e Vivara.
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Ischia, reti fantasma rimosse
L’attività di rimozione delle “reti fantasma” è stata resa possibile dal secondo nucleo operatori della Guardia Costiea di Portici e dal personale della Direzione Marittima della Campania. Questa operazione è stata di fondamentale importanza perchè queste “reti fantasma” sono dei veri e propri killer della fauna marina. Sono tra i più pericolosi rifiuti marini perchè intrappolano la fauna marina provocandone la morte.
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Inoltre, le plastiche che compongono queste reti, col tempo tendono a deteriorarsi e a sminuzzarsi, liberando in mare le cosiddette microplastiche. Queste microplastiche, una volta ingerite dalla fauna marina alterano la catena alimentare e l’intero ecosistema andando ad incidere anche sulla biodiversità batterica. In quest’ottica, risulta dunque fondamentale l’attività delle campagne ambientaliste “reti fantasma”. Questi rifiuti, infatti non solo uccidono gli organismi marini, ma sono anche una fonte pericolosa di inquinamento. Recenti ricerche condotte in diverse località del Mar Mediterraneo hanno restituito numeri spaventosi: le reti rappresentano la maggior parte rifiuti marini, con zone in cui costituiscono addirittura l’89% di rifiuti sui fondali.