Due francobolli rari che valgono una vera fortuna: un colpo di fortuna per chi li possiede. Scopriamo come riconoscerli e qual è il valore.
Un francobollo nel 2021 può sembrare ormai non più utile, ma il valore di certi francobolli rari vi stupirà. Si arriva anche a svariate migliaia (e centinaia di migliaia) di euro per quelli più ricercati. Molti sono italiani e potrebbe averli davvero chiunque, magari dimenticati in un cassetto o in una scatola di cose vecchie. Vale la pena conoscere la storia di questi due francobolli, che possono arrivare a valere una vera fortuna. Per saperne di più sui francobolli italiani più rari, clicca qui per leggere il nostro articolo sul famosissimo 3 Lire di Toscana Faruq.
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Francobolli rari, il caso Trinacria
Arriviamo così a conoscere gli esemplari che studieremo oggi nel dettaglio. Due francobolli molto simili, ma che raccontano momenti storici molto diversi. A cambiare non è soltanto il colore, vedremo tra poco questo cosa significa. Il primo francobollo raro che andremo ad analizzare nel dettaglio è il Trinacria.
Il Trinacria è un francobollo che fa parte della prima serie emessa dal Regno delle Due Sicilie, il 1° gennaio dell’anno 1858. La serie comprendeva tutti i valori dell’epoca, espressi in “grana”: i francobolli andavano quindi dal 1/2 grana ai 50 grana. Il Trinacria ha avuto un’unica emissione, il suo disegno presenta il simbolo tripartito delle Due Sicilie. Il simbolo della Sicilia a destra (appunto, la Trinacria), a sinistra il cavallo rampante simbolo di Napoli e in basso i tre gigli dello stemma dei Borbone. Valore: 350 mila euro!
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Garibaldino Mezzo Tornese
Il secondo francobollo che si può ammirare in foto è invece il Garibaldino Mezzo Tornese. Il 1/2 tornese è un francobollo utilizzato per breve tempo, emesso durante la dittatura garibaldina a Napoli. È in questo periodo storico che si ascrive la decisione dell’eroe dei due mondi di abbassare il prezzo di spedizione dei giornali (da 1/2 grana a 1/2 tornese, cioè 1/8 di grana). Il tempo a disposizione per l’emissione del francobollo era davvero limitato, così si decise di utilizzare il vecchio disegno borbonico apportando alcune modifiche invece di crearne uno nuovo. Questo è il motivo dietro la grande somiglianza tra il Trinacria ed il Garibaldino Mezzo Tornese. Il colore del francobollo cambiò dalla tonalità del rosa polvere al blu savoia. La G di Grana fu sostituita con la T di Tornese, unità di riferimento. La scritta “bollo della posta napoletana” non fu modificata in alcun modo.
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Fattori di rarità: questi francobolli circolarono per un ristretto periodo di tempo, inoltre avevano la particolarità di essere applicati per metà sul giornale e per metà sulla fascetta. Questo procedimento obbligava a rompere necessariamente il francobollo per poter leggere il giornale. Valore: 13 mila euro.