A Napoli spunta la protesta dei ristoratori contro il Green Pass obbligatorio. I proprietari dei locali si sentono penalizzati dalla decisione.
Nuova svolta per la lotta contro il Covid-19. Infatti è entrato in vigore il green pass obbligatorio per svolgere diverse attività all’interno della penisola. Il decreto, però, è stato accolto dal grande scetticismo di no-vax e negazionisti. Ma non solo, infatti anche alcuni ristoratori partenopei hanno voluto protestare contro il provvedimento che cerca di limitare il contagio. Il presidente della Fipe Confcommercio Campania, Massimo di Porzio, ha affermato in merito: “Ci sentiamo delle Cavie“.
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Infatti per di Porzio il provvedimento sarebbe giusto solamente se applicato ad eventuali zone gialle o arancioni. Invece adesso il presidente della Fipe Confcommercio Campania ritiene il green pass obbligatorio una restrizione che punta a penalizzare solamente la ristorazione. C’è grande preoccupazione, infatti, per tutti i locali che non dispongono di un’area all’aperto. Andiamo quindi a vedere la protesta dei ristoratori napoletani.
Green Pass, la protesta dei ristoratori: “Noi penalizzati dal provvedimento”
Durante la sua protesta contro il decreto di Mario Draghi, Massimo di Porzio ha affermato: “I locali con soli posti al chiuso potrebbero essere penalizzati da vicini concorrenti con posti all’aperto“. Inoltre sempre secondo il presidente della Fipe Confcommercio Campania non bisogna dimenticare che nuclei familiari con bambini di 12, 13 anni che non hanno ancora avuto il vaccino. Il dato è abbastanza importante, visto che il 40% degli abitanti non è stato ancora vaccinato.
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Mentre per quanto riguarda l’organizzazione dei locali, all’ingresso dovrebbe esserci un addetto a cui dovrà essere mostrato il certificato verde. Di Porzio ha però protestato anche contro questa decisione affermando che la legge non lo prevede, visto che i ristoratori non sono pubblici ufficiali. Infine il presidente di Fipe Confcommercio Campania ha concluso affermando: “Il mio augurio è che con il green pass le persone si sentano più sicure e magari anche chi non usciva a mangiare fuori ora lo farà sapendo che tutte le persone all’interno dei locali sono vaccinate‘‘.
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