Ex Cirio, a processo i parlamentari Cesaro e Pentangelo di Forza Italia

Ex Cirio, la Procura di Torre Annunziata ha notificato nove avvisi di conclusione delle indagini: le persone coinvolte

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasco ha notificato ieri nove avvisi di conclusione delle indagini sull’inchiesta della costruzione dell’ex area Cirio di Castellammare di Stabia. Tra le nove persone coinvolte ci sono due parlamentari di Forza Italia, Luigi Cesaro e Antonio Pentangelo.

C’è anche il nome di Adolfo Greco che dalla carte dell’inchiesta emerge come la persona che avrebbe dato a Cesaro una somma di 10mila euro in contanti e un Rolex a Pentangelo.

L’ex fabbrica Cirio secondo il progetto sarebbe dovuto diventare un grande centro residenziale di 300 appartamenti nel cuore di Castellammare di Stabia. Andreana Amborosino è il pm che guida l’inchiesta che con numerose intercettazioni avrebbe scoperchiato il presunto patto tra l’imprenditore e i big di Forza Italia in Campania.

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Ex Cirio, chi sono gli altri indagati

Oltre Greco sarebbe stato coinvolto anche un suo parente, Tobia Polese, defunto, noto come il Boss delle cerimonia del ristorante La Sonrisa. Si sarebbe trattato di un vero e proprio patto politico-amministrativo perché i due avrebbero anche fornito sostegno elettorale ad Armando Cesaro, figlio di Luigi, in occasione della tornata elettorale in regione nel 2015.

Altri nomi nell’inchiesta sono di Maurizio Biondi e Antonio Elefante. Il primo sarebbe stato nominato (in modo pilotato) commissario ad acta per il rilascio del permesso a costruire nell’area ex Cirio e il secondo è un architetto, direttore tecnico dei lavori, che avrebbe preso parte dei soldi delle mazzette che sarebbero state elargite.

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Tra gli indagati anche Angelina Annita Rega, moglie di Greco, coinvolta in presunti episodi di corruzione che riguardano Vincenzo Colavecchia, Marcello Ciofalo e dirigente Vincenzo Campitiello, funzionari dell’Agenzia delle Entrate.