Enrico Bertolino, show contro il Covid: “Ironia contro il virus”

Enrico Bertolino in un’intervista al Corriere della Sera racconta i progetti presenti e futuri: “Ringrazio Napoli”

Enrico Bertolino
Enrico Bertolino nell’ultima stagione televisiva Quelli che il calcio (Getty Images)

Enrico Berlolino l’arma contro il virus ce l’ha. Non è una cura medica come il vaccino ma quello che da sempre sa usare, il sorriso e l’ironia. Ha continuato a farlo durante quel periodo difficile per tutti quando questo virus sconosciuto e pericoloso è entrato nelle nostre vite.

Dirette, chiacchierate streaming, ha tenuto i contatti con il suo pubblico come meglio ha potuto. In un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato che dopo un anno e mezzo è tornato a girare l’Italia con gli spettacoli e che il 31 luglio sarà a Bergamo, città che purtroppo sarà ricordato ogni qual volta si parlerà di Covid.

E questo male non poteva non essere il tema dello spettacolo che appunto si chiama In medio stat virtus con sottotitolo dall’Instant al Distant theatre. Il famoso distanziamento sociale o interpersonale, a secondo della preferenza lessicale, che, dice, “l’ha inventato mia nonna quando mi diceva “Sta su de doss”, non starmi addosso.

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Enrico Bertolino, la confessione: “A quarant’anni volevo lasciare. Napoli mia seconda città”

Enrico Bertolino (foto Facebook)

Nell’intervista il comico e conduttore parla anche degli “schiaffi” metaforici. Il primo fu Festa di classe nel 1999 su RaiDue quando dopo un ottimo esordio in termini di ascolti e un brusco calo al secondo appuntamento al terzo, mentre attendeva notizie, fu sostituito.

Aveva quarant’anni e cominciò a pensare di lasciare, che quel lavoro non era adatto a lui, e che forse avrebbe dovuto proseguire nel suo lavoro di bancario. Ma la sua è stata una storie come tante, di persone che hanno lasciato una professione per farne un’altra completamente diversa.

Quel lavoro infatti lo lasciò già, poi il lutto per la morte del padre (scomparso sapendo che il figlio era in aspettativa in banca), ma ecco la rinascita grazie all’autore televisivo Gregorio Paolini. Gli propose di fare Convention, programma del centro produzione Rai di Napoli che è diventata così “la mia seconda città” e che ringrazia insieme a Paolini e alla Rai.

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Un’opinione poi sulla comicità di oggi che è cambiata molto e bisogna sapersi adattare al contesto: “Un programma come Lol (con Fedez e la Maionchi e un cast di comici) ha segnato un solco e bisogna tenerne conto”.

 

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