Bonus Mamma domani, riguarda chi avrà figli in futuro e c’è ancora tempo per poterne usufruire: tutte le informazioni i dettagli
C’è ancora tempo per chiedere il bonus Mamma domani, misura introdotta nel 2017 e ora assorbita nell’assegno unico universale per i figli che partirà ufficialmente nel gennaio 2022. Fino al 31 dicembre di quest’anno le donne potranno chiederlo, vediamo chi riguarda e come possono fare.
L’assegno è una tantum che viene corrisposto dall’Inps e ha un valore di 800 euro erogato per la nascita o l’adozione di un figlio. La futura mamma può farne richiesta all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza o alla nascita, al momento dell’adozione o affidamento preadottivo del figlio e non concorre alla formazione del reddito.
Nel caso il parto avvenisse antecedentemente all’ottavo mese di gravidanza si può sempre fare la richiesta. L’erogazione avviene in un’unica soluzione per ogni caso (ogni figlio nato o ad esempio, per nascita e adozione).
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Bonus Mamma domani, i casi specifici per fare la richiesta
L’erogazione viene stabilita in base ad alcuni criteri: le donne interessate, cittadine italiane o straniere (comunitarie e non) devono essere regolarmente presenti e residenti sul territorio italiano. La domanda deve essere presentata all’INPS oppure tramite il patronato.
Tra i documenti da allegare il certificato di gravidanza firmata dal medico curante e la presunta data del parto. Nel caso di parto già avvenuto sarà la madre a dover fare l’autocertificazione. In caso di affidi o adozione dovranno essere allegati i documenti dell’autorità competente.
Ci sono dei casi particolari che la legge tiene in considerazione come per parti plurimi dove la domanda già presentata può essere ripresentata al momento della nascita. Se invece è stata avanzata all’ottavo mese di gravidanza poi non portata a termine, si può comunque ottenere il beneficio presentando la documentazione richiesta.
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Le modalità di pagamento sono diverse, è possibile ricevere il bonus con bonifico domiciliato presso l’ufficio postale, la carta prepagata con IBAN, l’accredito su conto corrente bancario oppure quello postale così come il libretto, ma anche con il conto corrente estero.
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