Il Governo ha deciso una dura sanzione per tutti i furbetti del Cashback. Andiamo a vedere cosa succederà ai partecipanti.
É oramai noto a tutti che il Cashback è stato sospeso dal Governo italiano, almeno fino all’anno nuovo. Una decisione presa proprio in vista dei diversi illeciti verificati durante i primi sei mesi di prova. A partire dallo scorso 30 giugno, infatti, non si potranno più accumulare rimborsi per gli acquisti effettuati con carta di credito o carta di debito.
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Al momento quella del Governo Draghi è una decisione provvisoria, ma non è detto che il piano rimborsi riparta per forza dal 2022. Nei progetti del precedente esecutivo, guidato da Giuseppe Conte, l’intento principale del cashback era quello di lottare contro l’evasione, incentivando i consumi con pagamenti digitali. Invece poi è sorto il problema dei furbetti dei rimborsi. Andiamo quindi a vedere quale stangata potrebbe arrivare a tutti coloro che hanno cercato di raggirare le regole.
Cashback, duro provvedimenti contro i furbetti: possibile revoca dei rimborsi
Il Governo potrebbe quindi decidere di revocare tutti i rimborsi, andando quindi a sospendere definitivamente il piano. Infatti non sono pochi gli italiani che hanno provato ad accaparrarsi il Super Cashback fa 1500 euro. Avevano diritto all’assegno da parte dello stato i 100mila italiani con più acquisti nei sei mesi del piano di rimborsi. I furbetti hanno accumulato gran parte degli acquisti soprattutto durante i primi mesi dell’anno, prima che si intensificassero i controlli.
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In base ai primi dati dell’Agenzia dell’Entrate, questi furbetti avrebbero fatto circa 30 acquisti al giorno, dal mese di Gennaio al mese di Marzo. Quinidi il meccanismo degli acquisti dilazionati è ancora sotto la lente di ingrandimento dell’Agenzia delle entrate. Adesso quindi non si esclude il totale stop ai rimborsi per tutti i trasgressori che avevano provato a raggirare il regolamento.
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