Bonus matrimoni, arriva l’attesa misura: chi può chiederlo

Bonus matrimoni, fondi perduti per il settore che lo scorso hanno ha sofferto la chiusure a causa del blocco delle nozze

Bonus Matrimoni
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Tra le tante categorie che hanno patito le restrizioni anti-Covid non solo titolari di bar e mercatali che più di una volta sono scesi in piazza ma anche il settore wedding. Anche gli organizzatori dei matrimoni hanno protestato in primavera per chiedere date certe sulle riaperture perché il fatturato del 2020 è stato molto inferiore rispetto all’anno precedente.

Ora è in discussione una misura in loro sostegno. La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, dove si stanno discutendo i vari emendamenti del Decreto Ristori Bis, ha approvato un fondo di 60 milioni di euro ma solo per le imprese e non per le coppie che hanno le nozze in programma.

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Bonus matrimoni, la decisione sugli aiuti agli sposi

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Dei 60 milioni approvati, 10 sono destinati al settore dell’intrattenimento e altri 10 agli hotel, ristoranti e catering. Il calcolo del fondo perduto da destinare avviene in base al calo di fatturato registrato nel 2020 in riferimento al 2019. Quali saranno i criteri e le modalità precisa per poter usufruire della misura bisognerà attendere un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Economia. Quando il decreto Sostegni bis entrerà in vigore, il decreto del Ministero dovrà essere adottato entro trenta giorni.

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Inizialmente si stava discutendo di aiutare anche direttamente gli sposi con un fondo perduto che andasse a coprire le spese del matrimonio fino a 25mila euro ma il bonus non è stato approvato. La misura doveva avere un valore triennale, dal 2021 al 2023, detraendo le spese documentate. L’aiuto doveva comprendere vari servizi, dalla ristorazione o di catering all’affitto dei locali, quello di wedding planner, l’abbigliamento degli sposi e il servizio fotografico.

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