Operai della Whirpool dello stabilimento napoletano di via Argine protestano contro l’avvio delle procedure di licenziamento
Ieri nel corso del tavolo che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico l’azienda ha confermato che avvierà le procedure di licenziamento e questa mattina gli operai della Whirpool di via Argine hanno manifestato per l’ennesima volta, bloccando l’aeroporto internazionale di Capodichino.
I lavoratori hanno occupato per circa mezz’ora le corsie per l’imbarco per poi spostarsi nel piazzale davanti allo scalo continuando a intonare slogan dove chiedono di poter tornare a lavorare.
Ieri in occasione della visita del Presidente del Consiglio Mario Draghi e del Ministro della Giustizia Marta Cartabia al carcere di Santa Maria Capua Vetere, dopo i gravi episodi di violenza da parte degli agenti della Polizia Penitenziaria, gli operari hanno chiesto e ottenuto un incontro con il premier al quale hanno partecipato i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm.
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Whirpool, continua la lotta di operai e sindacati
Sono 340 gli operari che l’azienda vuole licenziare. Lo stabilimento di via Argine ha chiuso i battenti lo scorso 31 ottobre ma finora non è stata avviata nessuna procedura di licenziamento perché la legge non lo consentiva causa Covid. Ora che il governo ha sbloccato i licenziamento l’azienda ha subito intrapreso questa strada.
L’azienda ha mostrato apertura per il trasferimento dell’attività a nuovi investitori, del trasferimento infragruppo nella sede di Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese, o all’accesso del pacchetto di incentivazione di 85mila euro a dipendente.
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Il segretario generale della Fiom-Cgil di Napoli, Rosario Rappa, ha detto che “se la Whirpool mette in campo azione offensiva, sarà guerra” con azioni esemplari e incita ancora in governo a fare qualcosa e non solo a prendere atto della situazione. Alessandra Todde, viceministro dello Sviluppo Economico, ha chiesto di rinviare la procedura di licenziamento e di estendere la cassa integrazione per altre 13 settimane.
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