Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo digitale terrestre in arrivo in Italia: test di compatibilità e risintonizzazione di tv o decoder.
Il 1° settembre è il giorno da cerchiare in rosso sul calendario per il passaggio al nuovo digitale terrestre. Questo aggiornamento prevede uno standard di alta definizione, un segnale che i televisori di generazione meno recente non saranno più in grado di ricevere. Come capire se la nostra tv è compatibile e continuerà a funzionare anche dopo la data dello switch-off? In via generale, tv e decoder acquistati a partire da gennaio 2017 sono idonei ma nel 2022 ci sarà un secondo cambiamento della tecnologia. Andiamo con ordine.
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Settembre sarà il mese del passaggio alla codifica più avanzata: lo standard attuale MPEG-2 sarà abbandonato in favore di quello dell’alta definizione (MPEG-4). Le televisioni che finora non hanno visualizzato le frequenze dei canali HD sono destinate a non funzionare più. La seconda transizione tecnologica è prevista per la fine di giugno 2022: lo standard DVB-T2 con un nuovo sistema di codifica sarà introdotto per avere a disposizioni più canali e con una migliore qualità. Tv e decoder acquistati da dicembre 2018 in poi rispondono anche ai requisiti standard per questo secondo passaggio in avanti.
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Scoprire se il proprio televisore è compatibile con i nuovi standard del digitale è davvero semplice. Per effettuare il test basterà sintonizzarsi su uno dei canali già attivi sul digitale terrestre con trasmissione soltanto in HD (per esempio 501, Rai 1 HD). Se almeno uno dei canali è visibile, significa che il televisore o il decoder è idoneo e al momento non è necessario cambiarlo. In caso contrario, invece, bisognerà provvedere ad installare un decoder o acquistare un nuovo televisore.
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Il cambio della banda su cui sono trasmesse le frequenze televisive porterà a dover risintonizzare la propria tv tra settembre di quest’anno e giugno del prossimo. La banda 700MHz, liberata dalle frequenze dei canali del DTT, sarà utilizzata dalle compagnie di telefonia mobile per attivare la rete di connessione dati 5G.
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