Le polemiche per la chiusura del piano d’ospedale dove ha partorito Belen non accennano a placarsi: per questo motivo è intervenuta l’azienda
Nono sono mancate le polemiche dopo la nascita della secondogenita di Belen Rodriguez. La showgirl argentina ha partorito presso l’ospedale Giustinianeo di Padova e il terzo piano della struttura era stato bloccato, ascensori inclusi, con tanto di cartello che recitava che a “Causa Belen” i pulsanti in cabina sono disabilitati “fino a nuovo ordine di P.I.”.
Accesso quindi negato al pubblico tranne ovviamente al compagno Antonino Spinalbese e la decisione ha fatto infuriare chi era in ospedale e doveva recarsi proprio a quel piano ma anche il popolo del web.
Il motivo “causa Belen” sarebbe quello di preservare la privacy della donna che visto l’evento – com’è immaginabile – sarebbe stata presa d’assalto da parte di curiosi e fotografi di gossip.
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Belen, il caso continua a far discutere
Come riporta anche gossipetv.com, l’azienda ospedaliera ha chiarito che il reparto in questione è accessibile a tutti garantendo però la privacy dei pazienti e che il cartello affisso è stata una burla.
Ma questa ‘spiegazione’ poco convince perché quell’avviso non aveva alcuna firma ed è difficile ricondurre P.I. a quel figura. La polemica quindi non si spegne e la showgirl, che ha partorito lunedì 12, e il suo compagno, continuano ad trovarsi al centro della questione che fa gridare allo scandalo.
Al netto di tutto la gioia dei genitori è ovviamente incontenibile. La mamma ha postato la foto della bimba e ha dato tutte le informazioni: Luna Marì pesa 2,9 kg ed è nata alle 12.47 con parto naturale. “Siamo di una Felicità indescrivibile” ha scritto, frase seguita da quattro cuori.
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La donna infatti è già mamma di Santiago, il figlio avuto dalla precedente relazione con il ballerino e conduttore napoletano Stefano Di Martino. Il padre Antonino Spinalbese su Instagram ha invece usato le parole di una canzone di Gino Paoli.