Denise Pipitone, l’ex magistrato che si era occupata del caso è indagata per falsa testimonianza: “Abbiamo diritto alla verità”
Maria Angioni non torna indietro, anzi vuole andare avanti e nel caso essere processata. L’ex pm che si è occupata della scomparsa di Denise Pipitone è ora indagata in un altro procedimento per falsa testimonianza. Le indagini a suo carico sono state chiuse e potrebbe arrivare il rinvio a giudizio.
Dal proprio profilo Facebook ha scritto: “se ritrattassi, e abiurando dichiarassi che quanto ho detto al PM non è vero” e in questo caso il procedimento si chiuderebbe. L’ex Pm invece vuole il processo, per la “giustizia e verità”.
La Angioni è stata il primo pubblico ministero che si è occupato di Denise nel 2004 e negli ultimi mesi alcune sue dichiarazioni hanno fatto scalpore. Ha prima dichiarato che durante la sua indagine ci furono tentativi di depistaggio e che persone intercettate sapevano di esserlo. Ha poi detto che stava indagando per conto suo e di aver scoperto che Denise oggi è sposata e mamma. Tutte circostanze smentite dagli investigatori e che hanno portato ad aprire un procedimento per falsa testimonianza.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Caso Denise Pipitone, nuova indagata: l’accusa è di false dichiarazioni
Denise Pipitone, Maria Angioni pronta a difendersi in tribunale
Maria Angioni, oggi Giudice del Lavoro a Sassari, era stata convocata dai colleghi di Marsala lo scorso 3 maggio a seguito delle dichiarazioni rilasciate alla stampa. Alcune sue dichiarazioni non hanno trovato riscontro negli atti giudiziari e pertanto i colleghi hanno poi aperto un procedimento a suo carico.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Variante Delta, Oms contro finale Europei: “La pandemia non va in pausa”
A sua volta la Angioni ha fatto un esposto per le modalità dell’interrogatorio. “Ho detto mille cose ma mi hanno contestato due fattuncoli” ha detto a Chi l’ha visto? e si tratterebbe delle uniche discordanze che i magistrati avrebbero trovato.