Riapre a Napoli la Chiesa di San Gennaro, ubicata nel Real Bosco di Capodimonte. Lo annuncia la Regione Campania in un post.
Dopo 50 anni i cittadini di Napoli possono riabbracciare uno dei luoghi più suggestivi della città. La Regione annuncia infatti la riapertura al pubblico della Chiesa di San Gennaro, nel Real Bosco di Capodimonte. Dopo 50 anni di attesa i visitatori potranno guardare uno dei gioielli nascosti della città partenopea, appena restaurato.
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Autore dei lavori è l’architetto spagnolo Calatrava, coadiuvato dalla Regione Campania e con il supporto degli allievi dell’istituto De Sanctis, ubicato a pochi passi dal sito. Lo sforzo economico è frutto della volontà della Giunta, che persegue l’obiettivo di attrarre il maggior numero di turisti in questi mesi estivi.
Napoli, la storia della Chiesa di San Gennaro
Presenti all’inaugurazione, oltre all’architetto e al Governatore De Luca, il Ministro Dario Franceschini, il Prefetto di Napoli Marco Valentini, il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger, l’ambasciatore spagnolo in Italia Alfonso Maria Dastis Quecedo ed il console Carlos Maldonado.
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Calatrava commenta così l’opera: “E’ una fusione di diverse arti che convergono in un lavoro autonomo, onorando l’arte campana e dando luce alla città partenopea“. La Chiesa nasce dalla volontà di Carlo Di Borbone, il quale volle fortemente la sua realizzazione. La costruzione è risalente al 1745, con il progetto affidato a Ferdinando Sanfelice: allo stesso è dedicato uno dei palazzi più iconici del Rione Sanità. Nel 1776 la chiesa venne elevata a parrocchia della gente ‘campareccia’ e dedita ai lavori mercenari. Nel 1969 avvenne però la chiusura e per mezzo secolo la struttura non è stata più riaperta. Di recente i lavori di restauro l’hanno riportata al suo splendore, con colori molto scuri nei quali domina il blu scuro. Da oggi i cittadini napoletani e i turisti che arriveranno potranno riscoprire un altro gioiello della zona flegrea.
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