Covid Italia, il bollettino coronavirus di oggi 2 luglio: contagi, positivi, guariti e morti a livello nazionale nelle ultime ventiquattro ore.
L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato le prime indicazioni sul Long Covid, la sindrome post Covid che presenta ancora il persistere dei sintomi, anche lievi, dopo la guarigione, ossia dopo la negativizzazione del tampone. I sintomi sono variabili – spiega l’ISS – tra i più frequenti ci sono fatica, astenia, febbre e mialgie presenti per almeno quattro settimane dopo la fase acuta della malattia. A seguire si rilevano anche problemi polmonari come dispnea, affanno e tosse persistente. Tra gli altri sintomi sono descritti anche disturbi cardiovascolari, neurologici, gastrointestinali, psichiatrici.
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“Le manifestazioni cliniche del Long-COVID sono molto variabili e ad oggi non esiste un consenso sulle loro caratteristiche, poiché i sintomi attribuiti a questa condizione sono numerosi ed eterogenei e possono riguardare soggetti di qualunque età e con varia gravità della fase acuta di malattia. La mancanza di una definizione precisa di questa condizione e l’ampiezza dello spettro sintomatologico rendono difficile la valutazione epidemiologica.
La grande variabilità di sintomi e segni clinici, infatti, possono presentarsi sia singolarmente che in diverse combinazioni. Possono essere transitori o intermittenti e possono cambiare la loro natura nel tempo, oppure possono essere costanti. In generale si considera che più grave è stata la malattia acuta, maggiore rischia di essere l’entità dei sintomi nel tempo” si legge nel report dell’Istituto Superiore di Sanità.
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Il bollettino coronavirus di oggi
Il bollettino di oggi: 794 contagi, 28 morti e 2.345 guariti nelle ultime ventiquattro ore in Italia. 199.238 tamponi analizzati e tasso di positività in Italia in leggera discesa: 0,4% (-0,1%).
-16 terapie intensive | -63 ricoveri
52.327.583 dosi di vaccino somministrate in totale.
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Come guarire dal Long Covid
È molto importante l’identificazione del paziente Long Covid. L’ampia gamma di sintomi e condizioni porta alla necessità di una valutazione multidimensionale, che comprenda numerosi aspetti clinici, funzionali, cognitivi, psicologici e nutrizionali.
Appare fondamentale svolgere, infatti, una valutazione della storia clinica che includa:
- storia di Covid-19 acuto (sospetto o confermato);
- natura e gravità dei sintomi precedenti e attuali;
- tempistica e durata dei sintomi dall’inizio della fase acuta della malattia;
- trattamento farmacologico attuale e pregresso;
- valutazione dei segni e sintomi specifici di Long-COVID;
- valutazione dell’impatto psicologico del COVID-19 e del Long-COVID, con particolare attenzione alla comparsa di sintomi di ansia, depressione e all’isolamento sociale e valutazione dell’impatto del COVID-19 e del Long-COVID sugli aspetti nutrizionali.
Infine, si consiglia una valutazione della presenza di nuovi sintomi cognitivi o annebbiamento cerebrale (“brain fog”), utilizzando uno strumento di screening validato per valutare lo stato cognitivo.
Questi elementi rappresentano un set minimo di valutazioni da svolgere nei pazienti che presentino o riferiscano segni o sintomi attribuibili al COVID-19 presenti per più di quattro settimane dall’infezione acuta.