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Cronaca

Santa Maria Capua Vetere, pestati in carcere: scattano 52 misure cautelari

Violenze in carcere a Santa Maria Capua Vetere, gli agenti sono accusati di pestaggi dopo la rivolta del 6 aprile 2020

Foto Facebook

Lo scorso 11 giugno erano arrivati gli avvisi di garanzia per le indagini dopo i fatti del 6 aprile 2020, quando in pieno lockdown nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere ci fu una rivolta dei detenuti in seguito alla diffusione della notizia di un caso Covid nella casa circondariale.

All’alba di oggi il Gip di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura, ha emesso 52 misure cautelari nei confronti di altrettanti agenti della Polizia Penitenziaria. Tra i destinatari anche Antonio Fullone, il Provveditore delle carceri in Campania.

Le indagini condotte dai carabinieri cominciarono quando dopo la rivolta ci furono denunce di violenza che sarebbero state perpetrate nei confronti di circa 150 che in occasione della rivolta si erano impossessati delle chiavi di sei sezioni del carcere, occupandole.

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Santa Maria Capua Vetere, anche gli agenti hanno protestato

Foto Facebook

La rivolta durò meno di 24 ore e durante la notte la situazione tornò alla normalità perché ci fu l’assicurazione che tutti sarebbero stati sottoposti a test. I garanti per diritti dei detenuti Pietro Ioia ed Emanuele Ciambriello nei giorni successivi accusarono che ci furono violenze, atti punitivi verso chi aveva partecipato alla rivolta.

Lo scorso 11 giugno, quando furono notificati gli avvisi di garanzia, a protestare furono gli agenti della Penitenziaria che salirono sul tetto del carcere: contestarono le modalità di come ricevettero l’avviso con i carabinieri che li fermarono all’esterno del carcere e ribadirono la loro innocenza dalle accuse.

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Gaetano Napoleone, assistente capo della Penitenziaria del carcere, polemizzò dicendo che si poteva andare a casa degli indagati ma anche contro l’indagine stessa sostenendo che gli agenti riportarono la calma tra i detenuti che provocarono danni per centinaia di migliaia di euro.

Redazione

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