Ospedale Cardarelli di Napoli, la Procura partenopea apre un fascicolo dopo i fatti violenti di due settimane fa
Un 76enne nella notte tra il 5 e 6 giugno scorso morì d’infarto nell’ospedale Cardarelli dov’era ricoverato. I medici in quel momento non potettero fare nulla per provare a salvargli la vita perché stavano subendo un’aggressione e ora chi mise a soqquadro il quarto piano dell’ospedale è indagato.
Poco prima un’altra persona era morta, una donna, parente dei nove aggressori finiti nel mirino della Procura della Repubblica di Napoli che vuole chiarire se il mancato intervento dei medici a causa dell’aggressione (i sanitari furono costretti a rinchiudersi in una sgabuzzino) sia stato decisivo per la morte del 76enne.
Già dalle prime testimonianze fu riportato che l’aggressione durò circa quaranta minuti, un tempo lunghissimo paragonato a quello di un intervento d’urgenza necessario per chi sta avendo un infarto. Ma i medici furono però costretti a mettersi al riparo dalla furia dei parenti dell’altra vittima che ritennero responsabili i sanitari della morte del loro congiunto.
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Aggressione ospedale Cardarelli, i fatti di quella notte
Le persone che hanno provocato il caos si stavano allontanando dall’ospedale ed erano in macchina quando ricevettero una telefonata dal reparto di Medicina d’urgenza per comunicare che la donna ricoverata era morta. Tornarono indietro e superando i controlli delle guardie cominciarono prima a insultare i medici poi a distruggere tutto, anche un apparecchio utile al monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti ricoverati.
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I responsabili furono denunciate per danneggiamento, minacce e interruzione di pubblico servizio. Le prime persone a sollevare il caso e a chiedere se tra l’aggressione e la morte dell’uomo ci fosse correlazione Manuel Ruggiero, il presidente di Nessuno Tocchi Ippocrate, l’associazione che si occupa della tutela dei camici bianchi purtroppo non nuovi ad aggressioni, e Bruno Zuccarelli, il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli. Per la morte della donna comunque si sta indagando su quattro medici.
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