Risultano inquinate le acque di Posillipo, con scarichi di schiuma, melma e liquami che stanno rendendo marrone il fondo marino: il caso.
Sono sempre più sporche le acque nel mare di Posillipo, sporcate da liquami marroni, melma, schiuma ed addirittura delle mascherine per il Covid. I residui degli scarichi fognari di Napoli, infatti, vengono ancora riversati a mare in maniera illegale. In alcuni casi, invece, questi rifiuti vengono riversati direttamente nel Golfo di Napoli. A denunciare lo scarico di residui ci ha pensato il Comitato Portuale Porto e molo San Vincenzo.
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A documentare il tutto ci ha pensato Carmine Meloro, che ha documentato il fenomeno nelle coste della collina tra il quartiere posillipino e Coroglio. Meloro ha poi raccontato: “Abbiamo filmato lo stato di degrado in cui versa il litorale lungo la costa posillipina“. Sull’origine del degrado, l’uomo ha rivelato: “Non sembra che l’origine sia legata agli scarichi delle barche, ma che arrivi invece dalla terraferma. Una situazione intollerabile sulla quale invitiamo le istituzioni ad indagare“.
Posillipo, acque inquinate: “Il mare è invaso dalla melma”
Una situazione preoccupante quella descritta da Carmine Meloro. Infatti la melma sarebbe ovunque e si attacca sia su spiaggia che sui piedi. I comitati hanno denunciato la presenza di liquami marroni densi, assorbenti, plastica e polistirolo di ogni dimensione. Ma non solo, ci sarebbero anche altri fenomeni come la presenza di alga rossa e la mancanza di correnti in grado di rendere l’acqua del posto torbida.
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Il timore più grande dei comitati è la presenza di scarichi fognari di condotte e troppopieni non censiti. Mancherebbe anche la vigilanza per il transito delle navi da crociera. La richiesta è di iniziare a riqualificare il troppopieno di Sant’Antonio. Inoltre lo stesso Meloro sta protestando per la chiusura del Molo San Vincenzo di Napoli, visto che i pescatori sono costretti a praticaare eco-pesca altrove.
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