Nocera Inferiore, sequestrate 821 tonnellate di pomodoro nocivo

Un’importante operazione ha permesso il sequestro di diverse tonnellate di pomodoro in provincia di Salerno. L’indagine è di competenza della Procura di Nocera Inferiore.

Nocera Inferiore
Maxi sequestro disposto dalla Procura (via web)

La Procura di Nocera Inferiore, attraverso l’ausilio dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, hanno disposto il sequestro di 821 tonnellate di pomodoro semilavorato. Il valore della merce che è di circa un milione di euro.

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Secondo le indagini il prodotto presentava una forte contaminazione da pesticidi. Le analisi di laboratorio rivelano la presenza di concentrazioni elevate di tale sostanza, al punto da far temere per la salute e l’incolumità dei consumatori.

Nocera Inferiore, dove si trovavano tali prodotti

Nocera Inferiore
Riscontrate molte irregolarità nel prodotto (Image by Elle Katie from Pixabay)

I prodotti erano stoccati all’interno di fusti metallici. Ognuno conteneva circa 250 kg di materiale, pronto per essere lavorato e confezionato. Il tutto sarebbe poi stato smistato in barattoli e tubetti di diverso formato, con la vendita che si concentra soprattutto sui mercati esteri.

Proprio la vendita li identificava come doppio o triplo concentrato di pomodoro. Seppur ingente la partita sequestrata rappresenta solo una piccola parte di un lotto più grande. E’ accertato infatti che alcune centinaia di tonnellate siano state spedite sia in Paesi Ue che extra UE.

Nei guai due imprenditori del salernitano

Il sequestro è avvenuto ai danni di A.P. e A.D., titolari di un’azienda nell’agro Nocerino-Sarnese. L’azienda, leader nel settore conserviero, è stata posta sotto sequestro e i titolari accusati di frode in commercio e di commercio di sostanze alimentari nocive.

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Questo cumulo di accuse si spiega con l’esigenza di tutelare sia la bontà del prodotto che la moralità e lealtà nel commercio, favorendo la buona fede negli scambi. In questo caso mancano entrambe, con un rischio sanitario che è ancora lontano dalla soluzione. Mancano infatti all’appello varie partite del materiale nocivo: per questo è probabile che gli inquirenti chiederanno aiuto ai magistrati degli altri paesi al fine di sequestrare i lotti sfuggiti ai controlli.

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