Loris Dominissini, ex allenatore di Como e Udinese, è morto a 59 anni a causa del Covid. Il mondo del calcio è in lutto per la sua scomparsa.
Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Loris Dominissini, un passato da calciatore prima e allenatore poi. L’ex allenatore dell’Udinese, artefice di una storica doppia promozione con il Como dalla Serie C alla Serie A, si è spento a soli 59 anni a causa del Covid. L’uomo era ricoverato all’ospedale di San Vito al Tagliamento (in provincia di Pordenone), le complicazioni della malattia sono state fatali.
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LA BIOGRAFIA E LA CARRIERA – Nato a Udine il 19 novembre 1961, era cresciuto come calciatore nel settore giovanile dell’Udinese, esordisce in Serie A con i friulani il 31 dicembre 1983. Il ritiro è avvenuto a metà degli anni ’90: nel corso degli anni ha vestito anche le maglie di Triestina, Pordenone, Messina, Reggiana, Pistogliese, Sevegliano e Pro Gorizia. Da calciatore ha trionfato due volte nel campionato C1 (con Messina e Reggiana), una volta ha vinto il campionato di Serie B (stagione 1992/1993 con la Reggiana). Da allenatore aveva all’attivo una Serie B con il Como nel 2001/2002 e una Coppa Italia Serie C vinta con lo Spezia nel 2005.
La carriera di allenatore era partita dalle giovanili dell’Udinese, poi il passaggio al Como. La sua prima stagione alla guida della squadra maggiore vale il decimo posto in Serie C1 e la salvezza. L’anno successivo guadagna il secondo posto: è promozione in Serie B. Nel 2001-2002 riesce a centrare la seconda promozione consecutiva, conducendo la sua formazione in Serie A. L’impatto con la lega maggiore è difficile, viene esonerato dopo poche giornate (sette sconfitte e quattro pareggi il bilancio della sua avventura nella massima serie). In Serie B con l’Ascoli nel 2003 un nuovo esonero, ma va meglio allo Spezia quando – come detto – vince una Coppa Italia di Serie C.
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Nel 2006 non ebbe fortuna neanche durante la sua esperienza alla guida dell’Udinese, in coppia con Sensini. Dimissioni di uno ed esonero dell’altro. Negli ultimi anni aveva provato anche un’esperienza all’estero, in Belgio, ma preferì tornare in Italia a fine stagione. L’ultima panchina è stata quella del Lumignacco nel 2014, formazione friulana militante nel campionato di Eccellenza.
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