Napoli, i coinvolti all’epoca dei fatti erano minorenni. La droga consegnate tramite società di trasporto estranee alla vicenda
È l’evoluzione del traffico di droga nell’era digitale, dalle tradizionali piazze di spaccio ai siti web. La Sezione Antidroga del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Napoli ha ricostruito dieci casi di acquisto di hashish e marjuana avvenuto in un anno tra giugno 2016 e per i dodici mesi successivi.
Nove persone sono state denunciate e all’epoca dei fatti erano minorenni. Gli acquisti erano avvenuti tramite il dark web e per eludere la tracciabilità dell’illecito avevano usato le criptovalute, i bitcoin. Il trasferimento e la consegna degli stupefacenti avvenivano tramite società di spedizioni (che non risultano coinvolte nell’indagine) che lasciavano la “merce” presso esercizi commerciali dove poteva avvenire il ritiro.
Il dark web è il “web oscuro” dove è possibile navigare in incognito e in caso di software più sofisticati e specializzati si mantiene l’anonimato. È in questo non-luogo che avvengono vari traffici illegali, non solo della droga ma anche delle armi.
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Napoli, smantellato giro di prostituzione con pubblicità sul web
Via web avvenivano anche le pubblicità di un giro di prostituzione scoperto dai carabinieri tra i Comuni a nord di Napoli e del Casertano. Gli incontri avvenivano all’interno di appartamenti della zona indicata e a capo dell’organizzazione i militari hanno scoperto che c’erano due donne. Il gruppo era ben organizzato e ogni membro aveva un compiti ben precisi.
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Tra questi c’era l’adescamento dei clienti via web con determinati annunci ma anche un vero e proprio supporto tecnico per aiutare le ragazze vittime di prostituzione a migliorare i propri annunci per avere maggiore visibilità. Indicazioni venivano fornite anche su come approcciare meglio telefonicamente.