L’Africa potrebbe fronteggiare una terza ondata da Coronavirus. I timori riguardano le innumerevoli fragilità del continente.
Mentre gran parte del mondo torna alla normalità grazie ai vaccini, esistono luoghi dove invece la situazione stenta a migliorare. Un esempio è il continente africano, che negli scorsi giorni ha fatto registrare un aumento dei casi pari al 20 per cento.
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Secondo quanto riporta l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in 14 paesi del continente la pandemia progredisce. In otto di questi il tasso di crescita sfiora il 30 per cento di nuovi casi. In totale ci sono 4,8 milioni di casi e 130mila morti, che rappresentano il 2,9% dei casi globali e il 3,7% dei decessi di tutto il mondo.
Africa, difficoltà nelle terapie intensive
Guardando poi i numeri dei posti letto e confrontandoli con quelli dell’Europa si capisce meglio la gravità della situazione. Se in Germania la media è di 25 posti letto ogni 100mila abitanti, nel continente africano si riducono ad appena uno ogni 100mila abitanti.
Questo porta l’Oms a parlare in concreto di un rischio di una terza ondata. Nel caso in cui ci fosse un ulteriore rialzo dei casi, si rischia di non poter prestare soccorso a tutti. Alcuni dati destano preoccupazione come in Uganda, dove i casi interessano soprattutto scuole ed operatori sanitari.
Complicato anche reperire i vaccini
Un altro problema che peggiora ancor di più la situazione è la cronica carenza di vaccini. Le consegne sono ferme nonostante sia attivo il dispositivo Covax, programma che intende appunto aiutare i paesi economicamente più deboli. Nei prossimi giorni si spera che possano arrivare almeno 80 milioni di dosi dagli Stati Uniti.
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Guardando ai dati vaccinali, sono arrivate 48,6 milioni di vaccini con 31,4 milioni di dosi somministrate in 50 paesi. Attualmente solo il 2 per cento della popolazione ha ricevuto una dose contro il 24 per cento del resto della popolazione mondiale. Dei sei paesi che ancora non hanno avviato la campagna vaccinale, quattro sono in Africa: si tratta di Tanzania, Burundi, Ciad ed Eritrea.
