Nuovo digitale terrestre, da settembre milioni di televisori non funzioneranno più: come verificare. C’è anche un bonus per cambiarli
Dopo il passaggio dall’analogico al digitale terreste, l’Italia si avvia verso una nuova rivoluzione nel mondo delle frequenze televisive. Tutte le emittenti trasmetteranno utilizzando la nuova tecnologia la Mpeg-4 e secondo Repubblica circa 36 milioni di televisori ora presenti nelle case degli italiani, saranno oscurati. Dal 1 settembre schermo nero a addio ai programmi preferiti.
Così come avvenuto nel 2008 anche in questo caso il cambio interesserà in diversi periodi vari territori scaglionati e alcuni vecchi cari televisori potranno restare solo pezzi di antiquariato. Per continuare a usarlo in alcuni casi non basterà un aggiornamento ma un nuovo decoder. Ciò che cambierà sarà la qualità dell’audio e del video che può avere una risoluzione fino a 8k. L’attuale tecnologia utilizzata è la Mpeg-2 e dal 1 settembre sarà messa in soffitta.
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Cambio digitale terrestre, come vedere se la propria Tv funziona
Ma per non mettere in soffitta anche il televisore bisogna informarsi e il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione sul proprio sito una sezione dove inserendo il modello, la tipologia e il nome del televisore si scoprirà se sarà ancora possibile utilizzarlo dopo l’aggiornamento.
Il passaggio verso la nuova tecnologia si concluderà il 30 giugno 2022. Ciò però creerà dei problemi anche di natura economica perché non tutte le famiglie potranno permettersi di acquistare un nuovo decoder. Ecco allora che il governo va incontro all’esigenza e con la Legge di Bilancio 2021 ha stanziato 100 milioni di euro per consentire a chi ha un Isee inferiore a 20mila euro di usufruire di un bonus per il nuovo televisore o il decoder.
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Ma in vista del 1 primo settembre sono in corso degli studi e altri bonus potrebbero essere erogati, fino a un massimo di 50 euro. Le prime regioni interessate al cambio, fino al 31 dicembre 2021, sono, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, le Province Autonome di Trento e di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna.
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