Un imprenditore di Milano è finito agli arresti per una presunta violenza sessuale. L’episodio, secondo gli inquirenti, non sarebbe isolato.
Usava due nomi, dei quali uno fittizio, per adescare le sue vittime. A volte si presentava come Antonio, altre volte come Antonello. Il primo rappresentava un imprenditore facoltoso, che mostrava uno stile di vita pieno di viaggi, locali esclusivi e belle macchine.
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Il secondo invece era raffigurato come un uomo premuroso, dedito alla cura dell’anziana madre. Non senza ostentare, anche qui, un tenore di vita ben al di sopra della media, come testimoniano le foto in bella vista della casa in Parco Sempione.
Milano, chi è l’imprenditore arrestato oggi
Ma la storia di Antonio Di Fazio, originario di Cuggiono, è ben più complessa. Noto nel campo imprenditoriale per essere il fondatore di Global Farma, azienda farmaceutica che aveva ricevuto negli scorsi mesi un importante appalto dalla Regione Lombardia.
La storia che lo coinvolge, descritta nei dettagli dal Corriere della Sera, riporta di un suo arresto e la detenzione nel carcere di San Vittore. Le accuse sono gravissime: avrebbe infatti drogato e violentato una studentessa 21enne, che ha sporto denuncia negli scorsi giorni.
La difesa dell’uomo e la perquisizione degli inquirenti
La versione dell’uomo parla di un ricatto subito. Avrebbe riferito agli inquirenti di una richiesta di 500mila euro. Tanto da arrivare ad una denuncia per calunnie proprio nei confronti della giovane donna. Tuttavia molte cose non tornano e pongono interrogativi importanti.
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A partire dalla perquisizione nell’abitazione, dove i carabinieri della compagnia di Monforte hanno trovato due boccette di benzodiazepine. Di queste una era quasi vuota e si sospetta che sia stata utilizzata per stordire la vittima. Gli inquirenti parlano di lui come un uomo facoltoso, con molte frequentazioni ma anche tante ombre. In passato infatti avrebbe millantato di essere un agente dei servizi segreti, con tanto di tesserino e lampeggiante in auto.
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