Coronavirus, il bollettino di oggi 18 maggio

Coronavirus Italia, il bollettino Covid di oggi 18 maggio: contagi, positivi, guariti e morti a livello nazionale nelle ultime ventiquattro ore.

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Bollettino coronavirus 18 maggio

Il commissario per l’emergenza coronavirus, il generale Figliuolo, ha fatto il punto da Firenze sulla campagna vaccinale. Quale sarà la via da seguire nelle prossime settimane? Il generale ha raccomandato di “tenere la barra dritta” nelle prossime due, tre settimane. Ciò significa continuare a vaccinare gli over 60 e i fragili. Il commissario si è poi rivolto ai governatori: “Chiedo a tutti presidenti di Regione di andare avanti con i richiami, è facile farsi prendere dalla propaganda, ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che hanno il 95% possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo”. La priorità di vaccinazione alle classi vulnerabili ha portato ad un drastico calo di ricoveri e decessi. Questa è la strada da seguire, conferma senza mezze misure Figliuolo (chi è il commissario straordinario, carriera e vita privata).

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Coronavirus Italia, il bollettino Covid di oggi

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Bollettino coronavirus oggi: la situazione Covid in Italia

Il bollettino coronavirus di oggi: 4.452 contagi, 201 morti, 11.831 guariti. 262.864 tamponi analizzati nelle ultime ventiquattro ore, con il tasso di positività in diminuzione: 1,7% (-1,2%).

La pressione sugli ospedali in Italia decresce, il bilancio odierno riporta -65 terapie intensive e -485 ricoveri in degenza ordinaria.

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita all’Università di Brescia, ha affermato: “Questo è il tempo del rilancio. Dipendiamo gli uni dagli altri, quanto sia necessario che ciascuno faccia la sua parte. Ci richiama al senso della solidarietà, a fare ognuno la sua parte. Questo è il tempo del rilancio, anche in onore delle vittime, è il tempo della ripresa, è il tempo di pensare e progettare il futuro. Guardare al futuro, progettarlo e realizzarlo insieme, perché questa è la condizione per poterlo fare con efficacia in una drammatica emergenza come quella che abbiamo attraversato e che dobbiamo superare e definitivamente accantonare. Insieme, che significa non che si abbandonino le proprie idee, prospettive e opinioni, ma che si confrontino costruttivamente. E confrontarsi è ben diverso che agitarle come motivi di contrapposizione insuperabile”.

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