Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella dice la sua sugli anni di piombo, chiedendo di fare piena luce in un periodo terribile per l’Italia.
In una lunga intervista rilasciata stamattina, Sergio Mattarella chiede di fare luce sugli anni di piombo, visto che oggi si celebrano tutte le vittime del terrorismo. Il capo di stato ricorda che sono stati anni terribili. Infatti in quel periodo fu messa a dura prova la tenuta dello Stato Italiano. Furono colpiti dai terroristi non solo cittadini innocenti, ma anche magistrati, docenti, operai, dirigenti d’azienda, studenti, giornalisti, uomini politici, sindacalisti. Infatti la scia di sangue è durata fino ai primi anni 2000.
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Sergio Mattarella ha anche ringraziato il presidente francese Emmanuel Macron, per aver concesso l’arresto degli ex brigatisti. In merito Mattarella ha chiesto agli altri premier di prendere da esempio la Francia, consentendo alla giustizia italiana di fare il proprio corso nei confronti di tutti i latitanti fuggiti all’estero. Anidamo quindi a vedere tutte le dichiarazioni del Presidente sul terrorismo e gli anni di piombo.
Mattarella e gli anni di piombo: “Il bersaglio era la giovane democrazia parlamentare”
Per Sergio Mattarella l’obiettivo dei terroristi era la giovane democrazia parlamentare, nata appunto con la Costituzione repubblicana. Questa democrazia era il contrario di ciò che proclamava il terrorismo rosso, quando parlava di Resistenza tradita. Infatti questa resistenza tradita sarebbe stato solamente un ritorno ad una nuova dittatura secondo Mattarella.
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Ma non solo, infatti, il Presidente della Repubblica mette da parte le storie personale degli ex brigatisti, affermando che veniva definito ‘regime’ la mancata accettazione della volontà degli elettori in favore di forze centriste, atlantiche, riformatrici, di segno moderato.
Inoltre Mattarella conclude affermando la democrazia è libertà, uguaglianza, diritti. Ma non solo, per il Presidente della Repubblica la democrazia è anche un metodo che impone di rispettare le maggioranze e le opinioni altrui. Infine il capo di Stato afferma: “Prescindere dal consenso e dalle opinioni diverse vuol dire negare, alla radice, la volontà popolare, l’essenza della democrazia. È quello che tentarono di fare i terroristi“.
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