Massimo Giletti dice la sua sul caso Fedez ed attacca duramente la Rai. Il conduttore di La7, però, non esclude un clamoroso ritorno al servizio pubblico.
Uno scatenato Massimo Giletti non le manda a dire alla Rai sul caso Fedez. Il mattatore della prima serata di La7 non ha fatto sconti all’emittente di Viale Mazzini, accusandola di “forme di vassallaggio“. Infatti lo showman ha fatto il confronto con Urbano Cairo, numero uno della rete, che non ha mai fatto una telefonata nè a Floris, nè a Mentana per i temi trattati in trasmissione.
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Nonostante le dure parole al servizio pubblico, Giletti non esclude un ritorno in Rai. Il presentatore però ha ricordato che le battaglie fatte a La7 contro Bonafede e l’ex commissario straordinario Arcuri, non avrebbe potuto farle altrove. Quindi lo showman è diviso dalla libertà concessa da La7 e la maggiore visibilità garantita dal servizio pubblico. Andiamo quindi a vedere le sue parole riguardanti il futuro.
Massimo Giletti non chiude le porte alla Rai: “Il servizio pubblico è casa”
Eppure il presentatore non esclude un clamoroso ritorno in Rai, che ricorda come l’emittente sia casa sua. Ma Giletti condanna l’ipocrisia presente a Viale Mazzini a causa della presenza di poteri politici affermando: “Una parte dell’azienda lavora alla grande e un’altra parte è prona ai poteri politici. In una forma di vassallaggio che mi fa molta tristezza“. Parole dure quelle dello showman che vorrebbe più libertà d’espressione.
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Infine Massimo Giletti ha concluso la sua ultima intervista dicendo la sua sul caso Fedez. Sul caldo tema, il conduttore afferma: “Questa storia racconta la debolezza culturale di una struttura che non capisce che non si possono dire certe cose. Fedez sarà pure bravo a gestire il marketing di se stesso ma è anche un artista che deve parlare di ciò che vuole sul palco“. Quindi il presentatore conclude affermando che non si può censurare un’artista come Fedez, specie oggigiorno che siamo ‘schiavi’ dei social.