Massimo Ranieri è nato il 3 maggio 1951. Una carriera straordinaria dalla musica al teatro di Eduardo De Filippo
Cantante, attore, regista, conduttore; compie oggi 70 anni Massimo Ranieri ma sono tante le vite vissute dall’artista nato nel quartiere Santa Lucia di Napoli il 3 maggio 1951. Nella sua carriera ha sperimentato tutto, passando dalla musica al teatro alla televisione.
Quinto di ottavo figlia, Giovanni Calone (è questo il suo vero nome) non nasce in una famiglia ricca e fin da ragazzino fa mille lavori per guardarsi da vivere, anche cantare per i turisti. Lo pseudonimo Massimo Ranieri nasce a 15 anni ma prima ancora si chiamava Gianni Rock. Nel 1966 si esibisce a Canzonissima con una versione di L’amore è una cosa meravigliosa. È un grande successo e il destino è segnato.
In quegli anni arriva la prima partecipazione al Festival di Sanremo e il primo capolavoro, Rose rosse, tra le canzoni più conosciute. Giancarlo Bigazzi e Totò Savio degli Squallor, insieme a Enrico Polito, scrivono Se bruciasse la città. È il 1969, Massimo Ranieri ha 18 anni e ormai il suo nome è sulla bocca di tutti.
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Massimo Ranieri, dalla vittoria di Sanremo al teatro di Eduardo
È certamente uno dei più grandi interpreti del repertorio classico napoletano e qualche anno dopo la sua versione di ‘O surdat ‘nnammurat nel 1972 esce Erba di casa mia, altra canzone nota della sua fantastica carriera.
Dopo milioni di copie vendute nel 1988 partecipa di nuovo a Sanremo e vince con quello che forse è il brano più conosciuto in assoluto, Perdere l’amore. L’anno dopo conduce Fantastico e nel frattempo si è già dedicato al teatro.
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Come per la canzone, anche in questo caso riprende il repertorio della sua città confrontandosi con il grande Eduardo con le commedie come Questi fantasmi. Nel 2016 – vista anche la somiglianza – ha interpretato Pier Paolo Pasolini nel film di David Grieco La macchinazione.