Fedez contro Rai e Lega: cos’è successo al concerto del 1 maggio

Fedez contro Rai e Lega: polemiche prima e dopo il suo intervento durante l’esibizione. “Tentativo di censura”

Fedez contro tutti. Si potrebbe chiamare così il capitolo di ieri in occasione del 31esimo concertone del 1 maggio organizzato dai sindacati che per la seconda volta si è tenuto senza pubblico causa Covid. Ma l’emergenza sanitaria non ha modificato un aspetto quasi sempre presente nella manifestazione, la polemica.

Il protagonista è stato il rapper Fedez, contro la Rai ma soprattutto con Salvini. C’era da aspettarselo visto che già prima dell’esibizione aveva spiegato che avrebbe fatto un intervento tra una canzone e un’altra. Ha toccato vari temi attuali, dai lavoratori dello spettacolo al Disegno di Legge Zan, argomento già discusso in altre occasioni.

Ancora una volta ha attaccato la Lega che con il senatore Andrea Ostellari guida la Commissione Giustizia. Sui di lui pesanti accuse in questi giorni per aver bloccato la discussione della legge (che in settimana si è sbloccata a che se ancora non c’è una data).

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Fedez, la telefonata con la Rai

Sanremo Fedez
Getty Images

“Il ‘concertone’ costa circa 500.000 euro agli italiani, a tutti gli italiani, quindi i comizi “de sinistra” sarebbero fuori luogo”, sono state le parole di Salvini con Fedez che ha risposto che la Lega agli italiani è costata 49 milioni di euro in riferimento ai problemi giudiziari che ha avuto il partito di Salvini. La questione si è protratta fino alla serata quando il cantante ha pubblicato la telefonata che ha avuto con alcuni dirigenti di Rai, il vicedirettore di RaiTre Ilaria Capitani e alcuni suoi collaboratori.

Lo scontro con l’azienda di Stato è avvenuto proprio sul discorso da tenere sul palco e sull’adeguamento “al sistema”. La Rai aveva smentito la censura ma Fedez ha pubblicato la telefonata dove diceva che si sarebbe assunto tutte le responsabilità e che avrebbe riportato delle dichiarazioni di esponenti della Lega come quella che avrebbero mandato un figlio al forno se fosse stato gay.

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“Nella giornata dei diritti dei lavoratori, Fedez, contravvenendo alle regole Rai, ha sfilato con il cappellino Nike, dimenticando la tempesta di polemiche sullo sfruttamento del lavoro minorile in Cambogia” ha detto Massimiliano Capitanio, capogruppo Lega in Vigilanza Rai contribuendo a soffiare sul fuoco polemico.

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